Non si cerca la console war, questo mai, ma si vuol solo discutere d’un fatto incontrovertibile alla luce dei fatti recenti: Microsoft tiene molto a supportare i titoli del suo passato, come ha dimostrato ultimamente rendendo possibile godere di molteplici vecchi giochi Xbox 360 o addirittura della prima Xbox su ogni dispositivo compatibile con Game Pass. E se in quel di Microsoft il supporto è tanto, la situazione pare invece inversa guardando a Sony o Nintendo.
Sony in passato fu pioniera della retro-compatibilità, basti pensare all’indimenticabile PlayStation 2, console sulla quale era possibile giocare pressoché ogni gioco della PlayStation originale, Si poteva perfino adoperare la medesima memory card. PlayStation 3, nelle prime versioni, poteva parimenti eseguire quasi tutti i giochi delle due generazioni precedenti, ma purtroppo i modelli più avanzati avrebbero abbandonato questa feature per adottare un meno accurato sistema di emulazione basato su PlayStation 2; sistema di emulazione poi abbandonato dalle versioni ancor più moderne della console, che mantenne la sola retro-compatibilità con i titoli della prima PlayStation. Da allora, le cose non sarebbero più tornate come prima.
Non è infatti possibile giocare i propri vecchi giochi PlayStation, PlayStation 2 o PlayStation 3 sulla nuova e fiammante PlayStation 5 e neppure sulla generazione uscente di PlayStation 4; la cosa più vicina alla retro-compatibilità che le console Sony offrono sono i PlayStation 2 Classics (versioni digitali di vecchi giochi con supporto ai trofei), e PlayStation Now, che permette di eseguire in stream una piccola selezione di titoli PlayStation 3. Ora, come se non bastasse, Sony ha annunciato l’imminente chiusura dei negozi digitali di PlayStation 3, PlayStation Vita e PlayStation Portable.
Una storia non dissimile quella di Nintendo, che nel suo passato fu ben lieta di rendere i propri vecchi giochi giocabili anche sui nuovi hardware. Potrebbe esservi capitato di giocare vecchi giochi GameCube su Nintendo Wii, per esempio, o veder funzionare le vostre vecchie cartucce Game Boy Advance sul vostro Nintendo DS. Quando Nintendo 3DS e Wii U fecero il loro debutto, Nintendo ricominciò l’intero processo, rilasciando però solo una selezione di titoli classici e forzando gli utenti a comprarli come nuovi su ogni successiva piattaforma. Con perfino i giochi digitali relegati alle vecchie piattaforme dove furono acquistati, i servizi online di Nintendo hanno continuato ad apparire quasi un decennio indietro rispetto alla concorrenza.
Ancora peggio la situazione con Nintendo Switch, dove invece di offrire i soli acquisti in console virtuale la casa di Kyoto ha deciso di offrire una ancor più limitata selezione di titoli classici dietro il servizio premium a sottoscrizione Nintendo Switch Online. Un servizio sul quale i giochi tendono a comparire con una frequenza assai scarsa, troppo scarsa per soddisfare i gusti degli amanti di titoli che possiamo definire a pieno diritto storici.
In contrasto, come si diceva a inizio articolo, vi è Microsoft che, dal punto di vista della retro-compatibilità, sta svolgendo un lavoro fenomenale, ma non è sempre stato cosi. La Xbox One debuttò nel 2013 ed era del tutto priva di funzioni di retro-compatibilità. Tuttavia, nel 2015, la compagnia decise di aggiungere la possibilità di giocare alcuni titoli Xbox 360. Nel 2017, infine, fu aggiunto il supporto per i giochi dell’originale Xbox. Meglio ancora con la nuova generazione di Xbox Series X|S, che possono giocare pressoché ogni gioco Xbox One, proprio come PlayStation 5 può far girare i giochi PlayStation 4, con la non piccola differenza che tutti i giochi delle console Microsoft più vetuste che furono rese compatibili con Xbox One ora sono compatibili con Xbox Series X|S.
Tutto ciò da alle console Microsoft il vantaggio di poter contare sui titoli di quattro intere generazioni Xbox, giocandoli via System Link senza necessità di hardware specifici o altre aggiunte. E mentre Sony è prossima alla chiusura degli store PSN nel corso della prossima estate, Microsoft continua a permettere l’acquisto di giochi Xbox 360 con tanto di DLC dal medesimo store che quella generazione portò al debutto nel 2005 (si, lo store è ancora vivo e non sembra volersene andare).
Microsoft infine non si limita solo al supporto dei vecchi giochi, ma in molti casi s’impegna addirittura per migliorarli, con improvements come Auto HDR e FPS Boost, dando cosi ai vecchi giochi una belle rinfrescata. Insomma le premure con cui Microsoft mantiene attivo il supporto ai giochi delle sue vecchie generazioni fa veramente impallidire, se messi al confronto, i deboli servizi di retro-compatibilità offerti da Sony e Nintendo. Non lo si sarebbe mai detto in passato, ma Microsoft si è erta a leader in termini di servizi di supporto ai vecchi titoli.