A distanza di anni, il progetto mancato di Hideo Kojima “Silent Hills” continua a far parlare di sé, nel bene o nel male.
L’indiscrezione che giunge quest’oggi, riguarda la presunta capacità del survival horror psicologico nel “terrorizzare le persone anche a videogioco completamente spento“.
Grazie ad un sistema simile all’Alternate Reality Game infatti, Silent Hills sarebbe stato in grado, attraverso un innovativo sistema di comunicazione che sfrutta i social network e le interazioni, di terrorizzare il videogiocatore anche a console completamente spenta.
Non solo. Sempre secondo la stessa fonte (che sottolineiamo, non è ufficiale), SH avrebbe potuto interagire con i vostri smartphone grazie ad un sistema in stile “luci smart“, in grado di modificare l’illuminazione dei vostri dispositivi in linea con le ambientazioni di gioco. Su questo lato però, ci domandiamo in quale modo il titolo avrebbe potuto accedere ai nostri “dati sensibili” dei social network, indispensabili per attivare delle impostazioni simili.
La notizia proviene da un articolo pubblicato su Rely on Horror. Non ufficiale dunque, divulgata da una presunta ex collaboratrice di Hideo Kojima, che a quanto si apprende stava partecipando anch’essa allo sviluppo del gioco.
E voi cosa ne pensate? Vi sarebbe piaciuto un videogioco capace di interagire con voi anche a console spenta? Fatecelo sapere nei commenti!
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