Nella giornata odierna abbiamo pubblicato varie notizie tratte dalla recente intervista a Mark Cerny e da nuovi approfondimenti pubblicati da Digital Foundry. Ed è proprio dal noto team di analisti che si stanno consolidando alcuni dubbi che già nelle scorse settimane avevano inziato a venire a galla.
Richard Leadbetter, uno dei giornalisti responsabili di Digital Foundry ha espresso alcune perplessità, in seguito alla lunga e complicata (quasi sconnessa ndr) intervista con Mark Cerny, lead architect di PlayStation 5.
Dopo aver parlato di alcune caratteristiche come le frequenze variabili e funzioni del nuovo SSD di PlayStation 5, Leadbetter ha evidenziato come la comunicazione di Sony sia oltremodo confusa e poco chiara dato che lo stesso Cerny, non ha ancora risposto ad alcune domande chiave relative proprio all’hardware di PlayStation 5, generando ulteriori dubbi.
Queste le parole di Richard Leadbetter di Digital Foundry:
“ci sono ancora tanti punti interrogativi che persistono su PS5. Sia Sony che AMD hanno confermato che PlayStation 5 adotterà una GPU personalizzata basata su architettura RDNA 2, ma dalla recente rivelazione sulle DirectX 12 Ultimate si è assistito all’annuncio da parte di AMD di una funzionalità che Sony non ha, inclusa la questione del Variable Rate Shading. C’è poi un divario tra ciò che è stato presentato e l’effettiva esecuzione: Sony ha condiviso specifiche davvero impressionanti, ma come avviene per i budini la vera prova sta nella loro degustazione. A parte alcune riprese traballanti di Marvel’s Spider-Man in esecuzione su di un dev kit ormai obsoleto, non abbiamo visto nemmeno un singolo pixel renderizzato su PS5”.
Richard Leadbetter ha poi aggiunto che i tempi di presentazione di PlayStation 5 rispetto a PlayStation 4 sono tremendamenti lenti, sopratutto se si considera che la diretta concorrente sembra essere molto più avanti con lo sviluppo di Series X:
Leadbetter ha poi concluso con le seguenti dichiarazioni:
“Ciò che voglio davvero veder presentare da Sony è una parte dell’esperienza di PlayStation 5. A questo punto, nel periodo precedente al lancio di PS4 avevamo già visto Killzone Shadow Fall e sembrava magnifico (e in tutta sincerità, lo è ancora oggi) e sì, mentre la presentazione di un po’ di codice di gioco sarebbe benvenuta, in realtà sento che l’ecosistema e l’ambiente circostante a quell’esperienza è altrettanto importante. Quanto è veloce il sistema nell’avviarsi? E i caricamenti dei giochi sono davvero istantanei? Esiste una funzione equivalente a quella della sospensione e del riavvio rapido dei giochi su Xbox Series X? I giochi PS4 con framerate sbloccati verranno proposti a 60fps su PS5? Più ci pensi e più sorgono domande, un piccolo promemoria che sottolinea come, nonostante siamo entrati così nel profondo con l’architettura di PS5, questo è davvero solo l’inizio”.
Sembra dunque che questa nuova intervista di Mark Cerny abbia in realtà fatto poca chiarezza e sollevato invece nuovi dubbi non necessari, sopratutto dopo la criticata conferenza sostitutiva effettuata in occasione della GDC.
Tuttavia vi sono ancora future occasioni per capire cosa ci dovremo aspettare da PlayStation 5. In attesa di nuovi dettagli che a detta di Mark Cerny arriveranno presto e si concentreranno sulla componentistica interna della console, Leadbetter ha concluso come segue:
“C’è ancora molto che non sappiamo su PlayStation 5. Lo stesso Cerny ad esempio, ha affermato che nei prossimi approfondimenti potremo dare un’occhiata alla componentistica interna della console, al sistema di dissipazione e a tanti altri elementi della macchina che speriamo di vedere quanto prima!”.
Di seguito trovate le specifiche tecniche della console:
Vi ricordiamo che PlayStation 5 è attesa per la fine del 2020.