Avete presente Il Ritorno dello Jedi? Massì, quello spinoff simpatico di Star Wars ambientato in un bosco ricolmo di teneri orsacchiotti che con lance e armi rudimentali riuscivano a fare il culo all’Impero. Come dite? Non era uno spinoff? In ogni caso, in BE-A Walker, il nuovo infinte runner “vagamente” ispirato alla saga di George Lucas (ma non ditelo a Topolino), vi troverete in mezzo ad una situazione molto simile, ma a parti capovolte. Sarà compito vostro, infatti, pilotare un camminatore bipede dalle fattezze molto simili a quelle di un AT-ST per devastare la non troppo pacifica popolazione autoctona di Eldorado a suon di laser e spiaccicamenti degni di uno splatter. Scopriamo nel dettaglio cosa hanno combinato i ragazzi di Tequilabyte Studio e che la forza sia con v…ehm…e alla conquista di Eldorado!
Benvenuti (ma non troppo) ad Eldorado
Nei meandri della galassia è stata scoperto il pianeta Eldorado, un luogo rigoglioso, ricco di risorse e materiali preziosi, dove poter fondare una colonia umana. In questo paradiso verde, però, non siete di certo i benvenuti e la popolazione indigena locale, una sorta di mix fra gli Ewok e i protagonisti di Avatar, vi accoglierà quindi a suon di sassate e frecce. Pochi anni prima rispetto alla timeline di BE-A Walker, avete subito la triste perdita di vostro fratello, anch’egli pilota di un Walker (questo il nome degli emuli dei celeberrimi AT-ST di Star Wars) a causa della ferocia dei nativi di Eldorado. Il Capitano di questa spedizione vi ha quindi addestrati per seguire le orme del defunto fratello, facendo leva sul fattore “vendetta”, nonostante sia piuttosto evidente che siate voi gli ospiti indesiderati. Superato questo apparentemente assurdo incipit (che però troverà risvolto e significato con il proseguire della trama), potrete finalmente partire all’avventura a bordo del vostro Walker, seguendo le istruzioni del Capitano e facendo strage d’indigeni. Il gioco si presenta come nel più classico degli infinite runner a scorrimento orizzontale, ma con più attenzione alla trama e differenziando maggiormente i vari livelli. Il nostro Walker, tutt’altro che invincibile, è dotato di una barra di resistenza e una di ossigeno che, qualora una delle due dovesse esaurirsi, vi porteranno inevitabilmente al Game Over. Lo stile grafico di BE-A Walker, che richiama quello delle produzioni d’animazione per tv statunitensi, è forse il punto di forza del gioco: semplice ma non banale e assolutamente perfetto per rappresentare le ambientazioni verdeggianti di Eldorado nonché le stesse fattezze del Walker e dei chiassosissimi nemici. La colonna sonora, un mix fra effetti sci-fi e ritmi tribaleggianti che si sposano bene con il setup di gioco, è sicuramente piacevole e un doppiaggio tutto sommato dignitoso va a completare l’offerta “artistica” fin qui più che variegata.
Ho un brutto presentimento
Questa la frase pronunciata più volte da un brillantissimo Harrison Ford nella sua celebre interpretazione di Han Solo, il cacciatore di taglie più intraprendente della galassia. Ma anche la stessa frase pronunciata da noi non appena abbiamo iniziato a muovere i primi passi (letteralmente) con il nostro Walker. Fin dai primi istanti di gioco, infatti, è abbastanza palese accorgersi di quanto sia ostico e faticoso pilotare un mezzo simile in Be-A Walker, poiché non solo è sufficiente preme il tasto relativo alla direzione desiderata, ma bisogna anche alzare e abbassare ciascun “piede” simulando una vera e propria camminata goffa, rendendo il tutto ancor più macchinoso e complicato. Se già tutto ciò non bastasse, cercare di spodestare le orde d’indigeni inferociti vi costringerà ulteriormente a ricorrere all'”uso” di qualche calendario. Il primo, evidente, problema è la totale inefficacia dell’arma primaria di partenza: oltre a surriscaldarsi in men che non si dica, infatti, potrà sparare solo un colpo per “corsia” (infatti il piano di gioco è suddiviso in due binari paralleli), costringendovi a sprecare quel poco di carica a disposizione per far fuori pochissimi nemici. Stesso discorso più o meno qualora preferiate darvi al massacro calpestando i vostri nemici che, occupando solo una o l’altra corsia battuta da uno dei due piedi meccanici del nostro Walker, vi porteranno a manovre impossibili per cercare di colpirli. Oltre a essere particolarmente aggressivi, i nativi di Eldorado sono anche furbi, comparendo letteralmente da ogni parte, finendo per ridurre a zero i vostri indicatori di ossigeno e resistenza prima di essere tolti di mezzo. Insomma, BE-A Walker risulta essere eccessivamente difficile, facendo sembrare addirittura un’impresa anche solo superare la primissima missione, necessaria per arrivare a sbloccare dell’equipaggiamento meno improponibile di quello di default.
Pro:
- Idea originale
- Buona la veste grafica in stile Cartoon Network
- Colonna sonora e doppiaggio ben realizzati
Contro:
- Gameplay macchinosissimo, anche per un simulatore di AT-ST
- Livello di difficoltà esagerato