In queste settimane la realtà virtuale è tornata alla ribalta anche grazie al lancio di Half-Life Alyx, nuovo capitolo della serie dedicata esclusivamente alla tecnologia in VR che ha saputo convincere sia critica che pubblico di tutto il mondo.
Proprio su queste rinnovato entusiasmo è intervenuto anche Patrick O’Luanaigh, CEO di Ndreams, dove nel corso di un’intervista con GamesIndustry ha affermato che la VR sta vivendo un momento di rinnovata positività che non potrà che crescere ulteriormente qualora Sony dovesse lanciare il chiacchierato PlayStation VR 2.
L’uomo prosegue affermando come il primo visore di Sony abbia contribuito a diffondere la tecnologia VR a causa del suo conveniente rapporto qualità prezzo, dispositivo che ha infatti venduto 5 milioni di unità in tutto il mondo.
Eccovi le dichiarazioni di O’Luanaigh:
«PlayStation VR ha fatto davvero molto bene per tutto il suo percorso. Puoi dare un’occhiata ai numeri delle vendite di Sony, perché è una delle poche compagnie che li rende pubblici – il che è frustrante. Noi addetti ai lavori abbiamo delle stime abbastanza accurate della grandezza del mercato, ma è frustrante. Se la VR continuerà al di là del prossimo anno o due, Sony sa bene di aver bisogno di aggiornare il proprio hardware. È datato e sarà ancora più obsoleto, allora. Sarei davvero sorpreso se Sony smettesse di supportare la realtà virtuale. L’annuncio del PS VR 2 non me lo aspetterei allo stesso momento dell’annuncio di PS5. Quest’anno il focus deve essere sulla parte chiave del business, quindi penso che si concentreranno pienamente su PlayStation 5 e, una volta che sarà stabilita, allora sarà il momento in cui vedremo cosa decideranno per la VR. Un gioco VR riuscirà mai a raggiungere la vetta della classifica per tutte le piattaforme in UK? Ebbene, Blood & Truth è arrivato al numero 1. Qualche gioco riuscirà mai a vendere un milione di copie? Beat Saber ne ha venduti due, al punto in cui siamo. Stiamo vedendo questi traguardi venire depennati dalla lista una dopo l’altro. Al momento, però, è troppo presto per essere competitivi, abbiamo bisogno che più persone giochino in VR. E che cosa vogliono da un gioco VR? Vogliono giocare a Red Dead Redemption, a GTA, a Call of Duty– vogliono ritrovare nella VR quei grandi ed epici giochi che amano. Non tutte queste idee si potranno realizzare, ma le persone vogliono giochi di quella scala, di quelle proporzioni, quel tipo di qualità – e quel tipo di budget. Per questo, la VR ha bisogno di una base installata abbastanza grande da giustificare investimenti su progetti da $100 milioni. E ci si sta avvicinando. tutte le indicazioni aneddotiche che abbiamo avuto dagli sviluppatori ci dicono che le cose stanno andando molto bene. Le persone tornano alla VR e stanno ricominciando a giocare, stanno comprando nuovi giochi: è una cosa che per la realtà virtuale non era mai successa prima.»