In quel di Twitch è tempo di cambiamenti, specie per quanto riguarda le linee guida per la gestione dei contenuti sessualmente suggestivi, che nel recente passato sono stati argomento di forte dibattito.
Le linee si esprimo in particolar modo sulla questione nudità, e su quale sia l’abbigliamento accettabile nel corso di uno stream.
Il desiderio di Twitch è mantenersi trasparente e far comprendere, a scanso di equivoci, come confrontarsi con gli utenti.
Le regole ora non riguardano più singoli e specifici indumenti ma, piuttosto, regolano il livello di copertura del corpo. Viene fatto divieto l’esporsi in nudità, completa o parziale.
Le streamer, in particolar modo, devono coprire i propri capezzoli, mentre la stessa regola non si applica agli streamer (dettaglio decisamente discutibile questo, secondo me).
A valere per tutti invece la regola che prevede la copertura delle aree che vanno dai fianchi fino al fondoschiena, bacino e glutei inclusi.
Ci sono delle eccezioni: gli streamer IRL (in-real-life) non saranno passabili di sanzioni se le violazioni avverranno sullo sfondo e non saranno sottolineate dal creatore di contenuti. Consentita anche la body art, a patto di non mostrare le parti intime.
Queste linee guida meritano sicuramente ancora qualche aggiustamento, poiché non pienamente esaustive, ma sono un inizio. Un passo avanti nel cercare di sedare le frequenti discussioni sorte e che continuano a sorgere in merito.
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