In occasione del GTC 2020 di NVIDIA, Roman Lebedev ha tenuto un panel in cui ha illustrato, in qualità di Tech Lead di Saber Interactive, quali sono state le sfide tecnologiche affrontate per dare vita al “porting impossibile” di The Witcher 3 Wild Hunt su Nintendo Switch.
Infatti, nel corso del panel, riproposto con un video che può essere ammirato sulle pagine del sito ufficiale di NVIDIA, lo sviluppatore della software house statunitense ha esordito nel suo discorso affermando che “molti giochi sono stati portati su Nintendo Switch, sia vecchi che nuovi. Il nostro panel dimostrerà che Switch è una piattaforma capace di eseguire anche i giochi più esigenti e moderni, il tutto con poca perdita di fedeltà grafica”.
Grazie anche a diverse schede tecniche, Lebedev è entrato nel dettaglio degli interventi compiuti dal suo team per trasporre sulla console ibrida di Nintendo tutta l’esperienza ludica e contenutistica dell’ultima avventura fantasy di Geralt di Rivia.
Dall’ottimizzazione delle risorse computazionali a disposizione tra CPU, GPU e memoria agli sforzi profusi per far girare il tutto senza eccessive perdite in termini di risoluzione e framerate, l’autore di Saber Interactive testimonia la passione che ha animato chi si è dedicato a questa importante sfida tecnologica, specie in funzione degli ottimi risultati conseguiti.
Tutto questo è stato riportato senza considerare le ulteriori migliorie garantite dagli update post-lancio del porting.
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