Il mercato videoludico negli ultimi anni ha visto un boom di remake e remastered di titoli iconici, riproposti con una formula più moderna per catturare l’attenzione delle nuove leve di giocatori e dare ai veterani una seconda occasione senza arrendersi alla necessità di riprendere in mano le piattaforme originali, o tornare alla prima edizione di un gioco, potenzialmente nemmeno compatibile con i sistemi di ultima generazione. Esistono però anche videogiochi moderni che si ispirano alle esperienze di un tempo e cercano un compromesso con l’attuale situazione del settore. Ad esempio, nella recensione di Gimmick! Special Edition abbiamo visto una celebrazione dell’old school e rarissimo Mr. Gimmick per NES.
Si possono però fare altri esempi? Certo che sì: ecco 5 giochi old school moderni degni di nota, ma che pochi conoscono.
1. Vengeful Guardian: Moonrider
Lanciato a inizio 2023, Vengeful Guardian: Moonrider ritorna ai tempi di gloriosi action platform 2D come Shinobi e Turrican II e si propone come atto d’amore verso tali classici. Seppur con una trama elementare e tutt’altro che originale, è un’esperienza nostalgica concepita magistralmente frutto del lavoro di JoyMasher, team brasiliano già noto per Blazing Chrome e Odallus, altre opere ispirate a icone di decenni fa.
Con la sua pixel art e la sua varietà, segue lo schema “try, fail, repeat – try again, fail better, repeat” e non stanca. Anzi, nel suo continuo citazionismo è una piccola gemma che si adegua molto bene ai tempi moderni. La difficoltà non è nemmeno così elevata; ergo, è un titolo perfetto anche per i giocatori meno esperti. Se siete curiosi di scoprirlo, magari prima leggete la nostra recensione di Vengeful Guardian: Moonrider.
2. Final Vendetta
Final Vendetta è un beat ‘em up per 1 o 2 giocatori che giunge a oltre 30 anni dall’esperienza originale, Vendetta di Konami. Sequel effettivo di Violent Storm, ultimo episodio di una trilogia dallo scarso successo, rimanda infine ai più recenti Final Fight e Street of Rage e, pur non raggiungendo tali livelli, celebra come si deve il suo passato, riportando la mente dei giocatori al contesto simil cyberpunk e post apocalittico originale.
Non sperate in un gameplay glorioso o in una storia coinvolgente: il design arcade rimane, viene aggiornato seguendo i dettami della modernità, e risulta gradevole ma imperfetto. Questo restyle dell’idea mostrata al pubblico nel 1989 non è eccellente, anzi è alquanto timida. Tuttavia, senza aggiungere elementi alla ricetta originale risulta comunque gradevole.
3. Aggelos
Ritornate ai tempi di Wonder Boy su Sega Master System con Aggelos, avventura platform di Storybird giunta sul mercato tra 2018 e 2019. Questo action indie in due dimensioni celebra l’avventura sviluppata dalla fu Escape (ora nota come Westone Bit Entertainment) e si propone con una complessità non indifferente, omaggiando le trame semplici e stereotipate degli arcade platform del passato.
Nel lungo viaggio per un mondo sconosciuto, l’eroe protagonista della storia farà innervosire il giocatore con sequenze platform tutt’altro che semplici e nemici molto antipatici. L’occhio amante dell’”old school” apprezzerà indubbiamente l’estetica, mentre le orecchie potrebbero non amare la colonna sonora chiptune. Per qualche ora con la mente in balia dei ricordi di Wonder Boy, resta tutto sommato il gioco di riferimento.
4. Legend of Grimrock
La software house finlandese Almost Human si è ispirata a Dungeon Master quando ha realizzato Legend of Grimrock, un dungeon crawler che ha visto per di più un sequel nel 2015 dalla natura sensibilmente più moderna. Mentre il primo capitolo celebra il glorioso titolo di FTL Games per Amiga e MS-DOS, il secondo aggiunge un gameplay non lineare, livelli più elaborati e sequenze sott’acqua per arricchire la combinazione di combattimenti e puzzle che contraddistingue la saga.
Il secondo capitolo diventa più aperto, complesso e nostalgico, oltre che riempito di contenuti. Con il suo semplicissimo sistema di controlli e incredibile senso di libertà, è un’esperienza moderna imperdibile, più nota magari rispetto ai titoli restanti della lista, ma che merita ancora più attenzione.
5. Shakedown Hawaii
Sequel di Retro City Rampage, Shakedown Hawaii unisce le dinamiche open world alla GTA con componenti pseudo-gestionali dalla natura decisamente bizzarra, a volte ridicola, ma sempre divertente. Sposando i 16 bit, gli sviluppatori di Vblank Entertainment sono riusciti a creare un’esperienza old-school contemporanea di successo, con un comparto narrativo goffo e spesso geniale.
Forse la difficoltà poteva essere più elevata ma, proprio come Grand Theft Auto, il suo obiettivo è quello di essere caotico, ambizioso e ricreativo. Shakedown Hawaii riesce in tutto ciò, non delude e tenta un approccio diverso all’open world che, nel 2019, ha catturato l’attenzione degli appassionati per poi – purtroppo – finire nel dimenticatoio.