Su queste pagine ci siamo già occupati di uno degli ultimi trend sul mercato PC: il boom dei giochi “simulator”. Nella nostra prova di Fast Food Simulator abbiamo offerto uno studio preliminare del trend, analizzando a grandi linee il modo in cui vengono sviluppati e commercializzati questi progetti.
Tra l’uso continuo di IA, asset riciclati, ma anche meccaniche e UI identiche tra loro, la qualità sembra destinata a scarseggiare pur di riempire velocemente questo genere con ogni mansione e lavoro possibile…o forse no? Questa volta vogliamo soffermarci su 3 “simulatori di…” che sanno offrire qualcosa di diverso, adottando stili differenti e introducendo meccaniche semplici, ma interessanti.
1. Supermarket Simulator
Assieme a TCG Card Shop Simulator, Supermarket Simulator è uno dei capostipiti del trend. Anzi, è forse il vero punto di origine di questa moda su Steam: se il simulatore del negozio di carte collezionabili è uscito nel settembre 2024, il simulatore di supermercati è approdato nel febbraio dello stesso anno, dando effettivamente lo slancio all’ondata di rilasci.
Tutti i videogiochi usciti tra la seconda metà del 2024 e oggi trovano origine da Supermarket Simulator, riprendendo da esso l’uso dell’IA per le immagini promozionali, ma anche le meccaniche gestionali ed economiche che richiedono al giocatore di progettare il negozio e ottimizzarne l’efficienza e l’estetica senza sosta, dando vita al supermercato.
A oggi, questo titolo firmato Nokta Games è forse il più semplice alla base ma esemplare nell’evoluzione. Tutt’ora riceve aggiornamenti con feature necessarie come sconti, ordini online e mercati locali, che prevedono inoltre l’uso di un veicolo per raggiungerli e portare poi i pacchi al negozio. Inutile forse riconfermarlo: si tratta del benchmark effettivo per il genere.
2. GameStonk Simulator
Una delle vere sorprese del 2025 che i veri gamer ameranno: il simulatore di GameStop. Oltre a offrire copertine parodiche alquanto esilaranti per tutti i franchise più amati e acquistati al mondo, introduce elementi roguelite nella gestione del negozio.
Una volta generato, il videogioco viene associato a una console casuale e ha un rating casuale, definendone l’impatto sul mercato. Inoltre, ogni giorno inizia con la selezione random di merci e altri effetti dal fornitore. Un giorno potrebbe giungere la licenza per la vendita di un gioco, mentre un altro si possono sbloccare orari lavorativi estesi o profitti maggiorati su videogame, periferiche e console.
GameStonk Simulator è attualmente disponibile solo nella versione demo, che già supporta la modalità co-op, mentre l’uscita finale è prevista per il 2025.
3. Supercar Collection Simulator
Oltre al simulatore di carte collezionabili, sul mercato c’è anche la versione per gli amanti di Hot Wheels e macchinine diecast. Supercar Collection Simulator è disponibile su Steam dall’aprile 2025 e adotta un’estetica più cartoonesca e meno realistica, aumentando però anche il grado di interattività.
Si tratta di un collectathon vero e proprio con la possibilità di correre su circuiti usando le proprie diecast. Ciascuna ha diverse statistiche, tra cui la potenza, e chiaramente una rarità. Si possono trovare aprendo i pack di macchinine o vincendo le gare con gli NPC generati casualmente, in stile Fast & Furious.
Ad arricchire la componente corsistica sono delle carte effetto, anch’esse da “sbustare”. Esse possono dare maggiore velocità alla nostra macchina, porre dei blocchi sul tracciato o colpire direttamente la macchina dell’avversario. Il tutto, naturalmente, per riuscire a entrare in possesso di quel modello per completare la propria collezione.
Un trend che non vuole tramontare
Questi sono solo alcuni tra i moltissimi progetti rilasciati da singoli sviluppatori su Steam, creati usando fiumi di asset su Unity. Peraltro, sono progetti non sostenuti da publisher come PlayWay, considerato il vero punto di riferimento per i simulatori dato il suo contributo al debutto di titoli di un certo spessore, come Cooking Simulator, Farm Manager World e Car Mechanic Simulator.
Peccato, però, che in questi mesi abbia intrapreso la via della pubblicazione di videogiochi di simulazione copia-incolla e di scarsa qualità. Il risultato? Un catalogo sovrappopolato che magari potrà accumulare vendite – anche se poche copie per singolo titolo – ma che rende sempre più normale il riciclo di titoli e l’uso sfrenato dell’intelligenza artificiale. Un trend che può indubbiamente proporre qualche idea divertente e piacevole, ma che nei suoi difetti non sembra voler tramontare.