Il metaverso di Zuckerberg, che dovrebbe condurre Facebook e Meta in una nuova era informatica, a fronte degli enormi investimenti per ora non sembra dare molti segni di vita e, fino a oggi, tutto ciò che ha prodotto è uno screenshot, pubblicato dal CEO della compagnia sui social a inizio settimana che ritrae il suo avatar sullo sfondo dell’Horizon Worlds, e dichiara di star “aspettando di vedere la gente esplorarlo e costruire altri immersivi mondi” nel suo metaverso VR.
Zuckerberg, caro, ci aspettavamo qualcosa di molto meglio!
Lo screenshot, a detta di tutti, non è poi cosi brutto; è tremendamente brutto! Ironicamente è stato fatto notare, in rete, che chiunque a parte un CEO miliardario sarebbe immediatamente licenziato se presentasse qualcosa di tanto brutto per un progetto cosi grande, e forte d’investimenti stratosferici. Meta ha speso ben 10 miliardi di dollari per sviluppare qualsiasi cosa stia sviluppando di questo metaverso nel corso dell’ultimo anno, e tutto ciò che c’è da mostrare è un avatar di Zuckerberg che pare uscito da una Nintendo Wii con sullo sfondo una terribile miniatura della torre Eiffel.
Su Twitter sono subito apparse delle immagini comparative, come quella postata da technollama, che mette a fianco a fianco questo triste screenshot del metaverso di Meta, cosi come si presenta nel 2022, e un’immagine di Second Life, gioco risalente al 2007 – ebbene il vecchio, cosa strana, stravince sul nuovo.
Perfino un gioco del 1996 come Twisted Metal è stato messo al confronto con il faccione di Zuckerberg, ed è assurdo come l’Horizon Worlds esca male dal confronto con un software che tra qualche anno compirà il suo trentesimo anniversario.
Viene da chiedersi come un miliardario come Zuckerberg, fondatore di una delle compagnie più ricche del mondo, possa aver deciso di pubblicizzare il suo “rivoluzionario” prossimo software con un’immagine tanto pietosa. Chi passerebbe mai da Second Life, gioco ricco di ogni possibile e immaginabile cosa, per passare a un software che appare tanto spoglio e mal realizzato? Esisterà nel team di sviluppo un direttore artistico? Il dubbio è legittimo, e temo la risposta.
Forse sono io che ragiono male, ma sinceramente, fossi stato in lui, avrei preferito non mostrare nulla, piuttosto che sfoggiare una cosi brutta immagine di un progetto di cui ho sempre parlato come un futuro passo avanti nella tecnologia. A questo giro, il caro Zuckerberg, ha proprio mancato il bersaglio colpendosi su un piede da solo.