Meta, la compagnia precedentemente nota come Facebook e proprietaria dell’omonimo social network, oltre che di Instagram, nei suoi piani per il metaverso sarebbe intenzionata a introdurre anche una moneta virtuale (cryptocurrency) in-app, che i dipendenti della compagnia hanno cominciato a chiamare “Zuck Bucks” (chiaro riferimento al CEO della compagnia, Mark Zuckerberg, ndr). La compagnia starebbe inoltre lavorando a diversi progetti finaiziari, come per esempio dei prestiti per piccole aziende, e naturalmente l’integrazione degli NFT su Facebook.
A svelare l’esistenze dei cosidetti “Zuck Bucks” di Meta è un report del Financial Times.
Questa cryptovaluta che, almeno per il momento, omaggia nel nome il CEO della compagnia non funzionerà fuori dalla blockchain. Ciò significa che sarà una moneta limitatamente funzionale al suo ecosistema, più simile a una valuta in-game che a una normale cryptovaluta come, per esempio, la nota Bitcoin. Sarebbe nel funzionamento simile ai Facebook Credits, una moneta digitale utile a suo tempo ad acquisti nei giochi del social network, come per esempio FarmVille. I Facebook Credits furono poi rimossi nel 2013, poiché ritenuti troppo costosi da mantenere.
Si starebbero vagliando anche i Social Token, che sarebbero ricompense assegnate agli utenti capaci di offrire consistenti contributi ai gruppi di cui fanno parte. Ciò farebbe si, stando ai documenti interni, che siano gli utenti stessi a donare gettoni ai contenuti creati da altri utenti, ciò permetterebbe a Meta di prendere una certa distanza dalla moderazione dei contenuti, dando gli strumenti alla comunità per moderare se stessa (cosa che, devo ammettere, mi da un poco di preoccupazione, ndr). Ci sarebbero poi i Creator Coins, una moneta digitale pensata per specifici influencer di Instagram.
Sembra insomma che Meta stia tastando il terreno dimostrando l’interesse nella creazione di una o più nuove monete che muovano l’economia delle sue realtà social, e del futuro metaverso, cosa da cui la compagnia trarrebbe ovvi vantaggi – a patto però di realizzare un sistema economico virtuale che riesca in primis nella più ardua delle imprese: soddisfare e mettere a proprio agio l’utente medio, cosa al momento particolarmente difficile quantomeno pensando agli NFT e l’enorme animosità che generano in moltissimi utenti.
Un campo minato in cui ogni compagnia deve muovere i propri passi con estrema cautela. E voi, cosa ne pensate? Qual’è la vostra opinione su tutta questa faccenda? Ritenere una mossa saggia quella di Meta di ambire a una moneta virutale propria, o siete dell’idea che il progetto sia più un rischio che un guadagno? Ditecelo nello spazio dedicato ai commenti.