In questi giorni sta facendo letteralmente il giro del web il caos imponente che è scoppiato attorno ad Activision Blizzard, con al centro delle accusa una causa intentata ai danni del colosso americano per dei comportamenti soccorretti, per lo più discriminatori e sessualizzati nei confronti delle donne, di cui si sono contraddistinti alcuni dirigenti dell’azienda. In queste ore quindi Yves Guillemot, CEO di Ubisoft, ha pubblicato una lettera interna dedicata a tutti gli sviluppatori che militano presso il colosso francese.
Il capo dell’azienda francese ha quindi affermato che non permetterà mai che all’interno di Ubisoft possano maifestarsi problemi di questo tipo, con molestie sessuali e problematiche di questo tipo, per poi restare irrisolte e senza qualcuno pronto a pagare per gli errori commessi.
eccovi la sua lettera aperta:
“Ciao a tutti, abbiamo fatto importanti progressi nell’ultimo anno. Dall’estate scorsa abbiamo implementato nuovi strumenti di segnalazione anonima, rinnovato i nostri processi delle risorse umane, comprese nuove politiche globali per prevenire e gestire discriminazioni, ritorsioni, molestie, installato un nuovo codice di condotta, lanciato la formazione obbligatoria, istituito un gruppo di revisione dei contenuti e stiamo introducendo nuova leadership tra i principali studi, HR, D&I, Editorial e Production. Questi sono importanti passi avanti, ma è un processo lungo e c’è ancora molto lavoro da fare. La lettera di ieri esprime preoccupazione da parte dei dipendenti che vogliono rendere Ubisoft un posto migliore. Abbiamo appreso chiaramente da questa lettera che non tutti sono fiduciosi nei processi che sono stati messi in atto per gestire le segnalazioni di cattiva condotta. Questa è una priorità assoluta per Anika. Oltre ai nostri processi attuali, stiamo attualmente reclutando un nuovo VP Global Employee Relations. Ho sempre apprezzato la libertà di espressione in Ubisoft e credo fermamente che questa sia la chiave per noi. Questo è il motivo per cui l’anno scorso abbiamo lanciato più di 300 sessioni di ascolto con più di 1500 membri del team, nonché il sondaggio a livello aziendale e l’audit globale. Il feedback di queste iniziative è stato prezioso per portare avanti il nostro piano e offriremo a tutti nuove sessioni per condividere ulteriori pensieri e feedback su questi argomenti. Un nuovo sondaggio a livello aziendal sarà lanciato entro la fine dell’anno. Continueremo inoltre a potenziare la nostra rete Employee Resource Group, creando maggiore visibilità e supporto alla leadership per continuare a portare nuove idee e iniziative. Potete aspettarti un altro aggiornamento nel terzo trimestre, compresi i prossimi passi sul progetto Values, D&I e la nostra roadmap delle risorse umane. Vi incoraggio a continuare a condividere il vostro feedback e le vostre esperienze; potete mettervi in contatto con me personalmente, parlare con il vostro management o condividere commenti su Mana. Io e l’intero team dirigenziale ci impegniamo a costruire un Ubisoft migliore per tutti noi”.
Insomma, appare piuttosto chiaro come Yves Guillemot si sia schierato al fianco della causa intentata dal California Department of Fair Employment and Housing contro Activision Blizzard.