Yum Yum Cookstar è l’ultima fatica di 1st Playable Productions, uno studio di sviluppo specializzato in giochi di educazione per giovanissimi che si è occupato anche del famoso Cooking Mama Cookstar. Parliamo insieme di questo Cooking Mama-like uscito lo scorso 11 Novembre per Nintendo Switch.
Yum Yum Cookstar, una breve premessa
Prima di parlare di questo titolo è doverosa una premessa: io non sono il target di questo gioco. E probabilmente nemmeno voi che state leggendo. Questa frase me la sono ripetuta più volte mentre giocavo e prendevo appunti, cercando di immaginare se la me bambina avrebbe apprezzato questo titolo oppure no. Probabilmente si tratta di un titolo molto più simile a Cooking Mama Cookstar, sviluppato dalla stessa software house, che ai titoli originali della serie.
Quindi, se siete adulti alla ricerca di un simil Cooking Mama o un Cooking Simulator meno realistico vi dico già di lasciar perdere questo titolo e questa recensione, dato che Yum Yum Cookstar ha un target molto ristretto al contrario del famosissimo gioco di Office Create pubblicato da 505 Games e che ha divertito adulti e bambini. Se invece state cercando un regalo da fare a un figlio/nipote/fratello minore restate tranquillamente in ascolto. Potrebbe essere il titolo che cercate.
Divertirsi in cucina
In Yum Yum Cookstar vestiremo i panni di un aspirante chef alle prese con delle gare di cucina e il giudizio di tre stravaganti giudici.
Il titolo contiene una grande varietà di ricette, che per essere sbloccate richiederanno l’apprendimento delle tecniche necessarie a eseguirle (e un conseguente aumento di livello).
Come prevedibile ogni ricetta sarà infatti composta da minigiochi diversi fra loro. Questi sono tantissimi, ma alcuni sono decisamente troppo simili tra loro, rendendo la distinzione pressoché inutile e insensata.
Un aspetto che mi ha sorpreso è la possibilità di scegliere fra difficoltà diverse, dando modo al giocatore di arrivare a un livello di sfida quanto meno normale (le altre modalità sono veramente troppo semplici).
Inoltre è possibile scegliere fra tre tipologie di comandi diverse: movimento e pulsanti, solo pulsanti, pulsanti e touch screen. Utile per variare un po’ e trovare il metodo che più diverte.
Insomma, un gameplay che inizialmente sembra divertente, ma che alla lunga può tediare a causa della difficoltà spesso troppo bassa e dei minigames ripetitivi.
Un gioco per bambini, ma la traduzione?
Come già specificato, Yum Yum Cookstar è evidentemente indirizzato a un pubblico particolarmente giovane, che è quasi impossibile sappia bene l’inglese.
Per quale motivo allora le istruzioni sono tradotte in lingua nostrana ma i dialoghi sono doppiati in inglese senza nessun sottotitolo? Perché un bambino dovrebbe assistere a scene in cui non capisce nulla di quello che gli viene detto?
Un esempio pratico saranno proprio le scene dei giudizi dei giudici a fine ricetta: tantissime linee di dialogo solamente doppiate in inglese, senza alcuna possibilità di leggere una traduzione o quanto meno trascrizione di quanto detto.
Questa la devo purtroppo reputare come pecca importante di questo titolo, dato che priva il pubblico giovane di parte dell’esperienza di gioco.
Personalizzazione: si poteva fare meglio
Interessante in questo genere di titoli è l’aspetto riguardante la personalizzazione. Purtroppo non in Yum Yum Cookstar.
Come nella serie di Cooking Mama, non è presente la creazione di un avatar. Peccato, perché mi sarebbe piaciuto e sarebbe stata una particolarità di questo gioco.
E’ però possibile sbloccare dei colori per gli utensili da cucina superando le ricette a determinate difficoltà. Idea carina, ma le personalizzazioni sono molto semplici e credo si potesse eseguire un lavoro più rifinito.
Ho trovato però molto interessante la possibilità di modificare le ricette rendendole vegane, indubbiamente un buon passo per un gioco di cucina di questi tempi (soprattutto se indirizzato ai giovanissimi). Chapeau!
Yum Yum Cookstar e il comparto artistico incoerente
Per quanto riguarda il comparto artistico di questo articolo non posso non parlare dell’incoerenza di fondo che ho notato sotto questo punto di vista.
Lasciando da parte la soundtrack (che è a tratti snervante e poco aderente al genere di gioco), mi vorrei soffermare sull’aspetto grafico.
Yum Yum Cookstar ha degli artwork veramente carini, che verranno però utilizzati solo durante le schermate di caricamento. Carinissime sono anche le rese 3D dei giudici di gara, particolari e ben caratterizzati, quasi fedeli ai loro artwork.
Peccato che tutto il resto lasci veramente a desiderare. Yum Yum, che è il personaggio con cui ci interfacceremo più spesso durante il gioco, ha un design sciapo ed è spesso priva di espressività, mentre la grafica del gameplay dà veramente le vibes da gioco per mobile. Nulla contro i titoli per mobile, ma da un gioco per Nintendo Switch mi aspetto una grafica nettamente migliore.
Evidentemente le idee c’erano, non capisco per quale motivo però fare alcune cose molto bene e altre molto male.
La recensione in breve
Yum Yum Cookstar è un titolo a metà. Alcuni aspetti sono interessanti, altri sono veramente scadenti. Devo riconoscere che per un bambino il gameplay potrebbe risultare divertente, dato che le ricette sono tante e così anche i mini-games (anche se alla lunga possono annoiare, in quanto troppo simili fra loro).Il comparto artistico purtroppo è quasi completamente da rivedere, ma è anche vero che un pubblico giovane a questi aspetti fa meno caso. Carina la possibilità di veganizzare i piatti, peccato che non basta a salvare la quasi totale assenza di personalizzazione all'interno del titolo.
-
Voto Game-Experience