I ragazzi di Digital Foundry hanno in questi giorni messo sotto la lente d’ingrandimento Xenoblade Chronicles 2, ultima fatica di Monolith Soft in esclusiva su Nintendo Switch.
Il team come di consueto ha analizzato il gioco da un punto di vista meramente tecnico, e nessuno è rimasto in alcun modo impressionato dai suoi numeri.
Il titolo, in modalità portatile, varia la sua risoluzione spaziando tra i 432p e i 552p, con cali occasionali sino a sole 368p. I ragazzi, pur ammirando il titolo nella sua completezza non hanno potuto che storcere il naso d’inanzi a simili performance in modalità portatile e suggeriscono di godersi il titolo in modalità docked cosi da vivere una migliore esperienza.
Questo calo di prestazioni deriva dall’impiego della risoluzione dinamica, scelta infelice degli sviluppatori che rende impossibile al titolo anche solo di raggiungere la risoluzione nativa del monitor integrato in Nintendo Switch. Si tratta, dichiarano i ragazzi di Digital Foundry, di una delle risoluzioni più basse riscontrate dai tempi della Playstation Vita.
A peggiorare le cose ci pensa poi l’impiego eccessivo di un filtro anti-aliasing temporale, che abbinato ad una risoluzione tanto bassa risulta in un immagine compromessa qualitativamente. Questo filtro è presente anche in modalità docked, ma vista la maggiore risoluzione offerta dalla stessa l’effetto risulta meno invasivo all’occhio.
Il team è concorde su un fatto: Xenoblade Chronicles 2 offre la peggior qualità visiva vista sino a oggi in modalità portatile su Nintendo Switch.