L’ex capo di Xbox, Peter Moore, ha recentemente ammesso durante una sua intervista che, ai tempi della sua gestione, era normale incoraggiare alla console war ma non per i motivi che ci si potrebbe aspettare. Per chi non lo sapesse, dopo la sua dipartita dall’industria videoludica nel 2017, Moore si è dedicato a qualcosa di completamente diverso diventando amministratore delegato del Liverpool (anche se dal mese prossimo non ricoprirà più questo ruolo).
L’ex capo di Xbox ammette che durante la sua gestione veniva incoraggiata la console war
Quella della console war è una questione davvero molto delicata e che spesso sfocia in qualcosa che va oltre il semplice sfottò tra le varie compagini, ma quella che veniva incoraggiata da Moore non è quella che siamo abituati a vedere in giro per il web. Moore, infatti, ha deciso di “vuotare il sacco” e di spiegare come stavano veramente le cose.
“Incoraggiavamo la console war, non per creare divisioni bensì per sfidarci l’un l’altro. E quando dico ‘l’un l’altro’, intendo Microsoft e Sony. Se Microsoft avesse rinunciato dopo Xbox e il famoso Red Ring of Death, l’industria dei videogiochi odierna sarebbe un posto molto più povero e non avreste la competizione che c’è oggi”.
Difatti, come i fan più accaniti e di vecchia data ricorderanno, è stato proprio Moore a portare avanti l’operazione anti RROD di Microsoft ai tempi di Xbox 360 salvando, difatti, il brand e l’intera azienda con una spesa di circa 1,15 miliardi di dollari.