La co-fondatrice di Xbox, Laura Fryer, è tornata a parlare del marchio che contribuì a creare oltre vent’anni fa, e le sue parole non sono affatto leggere. In un recente video pubblicato sul proprio canale personale, Fryer ha espresso profonda delusione per lo stato attuale di Xbox, criticando apertamente le scelte della dirigenza Microsoft e, in particolare, la gestione di Xbox Game Pass. Il suo intervento arriva dopo l’annuncio del nuovo aumento di prezzo del servizio, decisione che ha scatenato malcontento tra i giocatori.
Fryer sostiene che i vertici Xbox vivano “in una bolla”, incapaci di ascoltare il feedback della community. Secondo lei, il recente spot pubblicitario che accompagnava l’aumento di prezzo del Game Pass rappresenta un segnale di insensibilità e di disconnessione rispetto ai valori che un tempo resero Xbox un punto di riferimento nel mondo gaming. “È una conferma che la bolla presso Xbox è reale”, ha dichiarato. “I capi non capiscono più cosa li aveva resi grandi”.
L’ex dirigente ha poi criticato duramente la filosofia aziendale che si è consolidata dopo il 2008, descrivendola come “un modo di lavorare a testa bassa” che avrebbe allontanato Xbox dai giocatori e dagli sviluppatori. “Questi aumenti di prezzo — ha aggiunto — sembrano un tradimento. L’avidità ha preso il posto della passione per il gaming.”
Per Fryer, uno dei problemi principali è la perdita di una console centrale all’interno dell’ecosistema Xbox: una piattaforma fisica che rappresenti un punto di riferimento, unita alla mancanza di esclusive capaci di dare identità al brand. In passato, spiega, il valore del marchio Xbox si fondava proprio sulla collaborazione con gli sviluppatori e sulla creazione di esperienze uniche. Oggi, invece, quella sinergia sembra essersi dissolta.
Pur riconoscendo che le scelte di Microsoft — come dare priorità ai servizi e ridurre il peso dell’hardware — possano avere una logica commerciale, Fryer ritiene che la compagnia non comprenda più i bisogni dei giocatori. Le decisioni prese, afferma, “sembrano il risultato di un gruppo dirigente che non sa cosa stia facendo, e che si limita a tentare soluzioni alla cieca”.
Le parole di Laura Fryer arrivano in un momento delicato per Xbox, impegnata a ridefinire la propria strategia tra l’espansione dei servizi cloud e il rallentamento delle vendite hardware. Le sue dichiarazioni non solo riflettono la frustrazione di una figura storica dell’industria, ma sollevano anche una domanda cruciale: Xbox sta ancora parlando ai giocatori, o si è dimenticata delle proprie origini?
In tutto questo aggiungiamo che secondo un noto leaker, lo sviluppo di Xbox Magnus procede benissimo presso AMD.