L’Autorità per la concorrenza e i mercati ha deciso che l’acquisizione record di Activision Blizzard da parte di Microsoft potrebbe influire sulla concorrenza nel Regno Unito. La sentenza della fase uno, emessa nel corso di questo primo settembre, afferma che la fusione “potrebbe comportare una sostanziale diminuzione della concorrenza all’interno di uno o più mercati del Regno Unito“.
A causa di questo fatto quindi l’accordo dovrebbe essere sottoposto ad un’indagine approfondita nel corso della fase due, a meno che sia Microsoft che Activision Blizzard “offrano impegni accettabili per affrontare questi problemi di concorrenza“.
L’ente antitrust del Regno Unito vuole vederci chiaro sull’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft
L’autorità di regolamentazione del Regno Unito ha raccolto migliaia di documenti interni e dati da tutte e due le parti interessate da questo accordo, concludendo che il completamento della fusione potrebbe influire sulla concorrenza sostanzialmente in due modi.
- L’accordo potrebbe vedere Microsoft “trattenere o degradare” i contenuti di Activision Blizzard da altre console o servizi in abbonamento.
- Microsoft potrebbe sfruttare il suo più ampio ecosistema insieme al catalogo di Activision per “sollevare le barriere all’ingresso e precludere i rivali nei servizi di cloud gaming”
La sentenza sottolinea inoltre che il controllo di Microsoft di franchise importantissimi come Call of Duty, World of Warcraft e Candy Crush potrebbe “danneggiare i consumatori compromettendo la capacità di competere di Sony, il rivale di gioco più vicino di Microsoft“, così come altri esistenti e potenziali futuri rivali che potrebbero portare “sana concorrenza” al mercato dei videogiochi.
A causa di questo fatto, Microsoft ed Activision Blizzard hanno tempo fino all’8 settembre per offrire un impegno alla CMA che dimostri che l’accordo non si tradurrà in una sostanziale diminuzione della concorrenza. Se non vengono fornite prove sostanziali o l’impegno non viene accettato dalla CMA, l’indagine passerà alla fase due.
Il presidente e vicepresidente di Microsoft, Brad Smith, ha risposto alla decisione della CMA e ha dichiarato:
“Siamo pronti a collaborare con la CMA sui prossimi passi e ad affrontare qualsiasi sua preoccupazione. Sony, in qualità di leader del settore, si dice preoccupata per Call of Duty, ma abbiamo detto che ci impegniamo a rendere lo stesso gioco disponibile lo stesso giorno sia su Xbox che su PlayStation. Vogliamo che le persone abbiano più accesso ai giochi, non meno”.
Negli Stati Uniti, l’acquisizione è già entrata nella fase due di un’indagine simile da parte della Federal Trade Commission, che potrebbe estendersi fino al 2023.