È difficile raccontare la disciplina del Wrestling nel 2024. A dirla tutta, è difficile raccontare la disciplina del Wrestling da tanti anni fuori dall’universo culturale anglosassone. Eppure c’è qualcosa di strano in questa difficoltà dato che la “lotta” di per sé è qualcosa che, come disciplina, non ha barriere, confini e limiti culturali. La lotta si basa su istinti primordiali, su concetti che dovrebbero trascendere i limiti geografico-culturali di appartenenza di un popolo. Eppure da anni, il Wrestling fa fatica ad essere considerato un intrattenimento al pari di tanti altri, soprattutto in Europa, e soprattutto in Italia. Wrestlemania è a tutti gli effetti un evento sportivo dalla portata pari, se non addirittura superiore, al Super Bowl. Basti pensare che due anni fa, i numeri non solo pendevano a favore di “Mania”, ma erano quasi “impietosi” per il distacco dato all’evento principe del Football Americano.
E allora come mai, nonostante una crescita evidente soprattutto nell’ultimo periodo, ci sono ancora tanti pregiudizi? Non ha aiutato sicuramente la comunicazione della disciplina nel primo boom mediatico, durante il passaggio sulle reti nazionali, svariati anni fa. La dura battaglia condotta da Franchini e Posa per trasportare la disciplina in maniera equipollente alla controparte USA, non venne di certo semplificata dal senso comune più parodistico che serpeggiava all’epoca. Nonostante ciò, ci troviamo a festeggiare i 40 anni di Wrestlemania e per l’occasione 2K ha deciso di sfornare una modalità Showcase d’eccezione. Siamo dunque pronti a raccontarvi il nostro viaggio tra i ricordi nella recensione di WWE 2K24.
Wrestlemania che ricordi: la modalità Showcase
Un avvenimento così importante come il quarantesimo anniversario di Wrestlemania, non poteva mancare in WWE 2K24. Ogni dieci anni per altro, Wrestlemania propone sempre una Mania diversa dalle altre, una di quelle che segna spesso e volentieri il cambio d’epoca e/o il cambio della guardia. E così sarà anche in questo caso, dato che Wrestlemania XL (40 in numero romano) sarà la più grande di sempre. Per celebrare ciò, 2K ha proposto un viaggio nei ricordi quarantennale, facendo ripercorrere agli appassionati gli show più epici di questa storia targata Wrestling.
Da Hulk Hogan, a Bret Hart, da The Rock a The Undertaker, da Randy Orton a Roman Reigns, un viaggio fatto di ere, generazioni e anche modo di intendere il Wrestling stesso. Quello che si evince giocando questa modalità che davvero esalta ogni piccolo dettaglio ludico, è quanto il Wrestling sia specchio della società e della decade di appartenenza. I capelli cotonati e i mullet degli anni’90, il trash talking e il sangue dei primi anni 2000, l’epoca dei baby face family friendly e per finire la deriva più Hollywoodiana degli ultimi anni.
A livello ludico si traduce con un percorso molto in linea con gli ultimi anni, niente di stravolgente rispetto alle modalità Showcase dedicate a John Cena e Rey Mysterio. Resta però la necessita di affermare come questa modalità sia un vero fiore all’occhiello, non solo per il suo concept, quanto anche per la riproposizione delle sensazioni dei match del passato. Questo grazie al livello tecnico dei modelli e delle arene, ma anche grazie al sapiente utilizzo di filtri visivi che riproducono le trasmissioni televisive dell’epoca.
La realizzazione tecnica
Dato che l’abbiamo citata, discutiamo della realizzazione tecnica di WWE 2K24. Quando si tratta delle produzioni sportive targate 2K è abbastanza lampante come il livello sia sempre tarato verso l’alto. Anche in questo caso, ci troviamo di fronte a un livello in linea con le ultime produzioni. Dalla ripresa delle pubblicazioni dei giochi di Wrestling da parte di 2K, il livello si è sicuramente alzato e sono approdate sugli schermi degli appassionati una serie di prodotti molto soddisfacenti. Uno dei punti di forza, oltre alla mera riproduzione particolareggiata degli atleti è sicuramente la componente di animazioni. Ogni anno sempre più fluida e ricca.
In WWE 2K24, gli atleti possiedono un parco animazioni davvero incredibile. Non solo ogni atleta si muove e agisce come la sua controparte reale, ma da quest’anno possiede anche tutta una serie di animazioni contestuali davvero molto soddisfacenti. Gran parte legate alla stanchezza, all’affaticamento e al continuo subire colpi. Il ritorno del sangue più reale, che cola sul ring, sul petto e nasce da parti diverse del volto, è poi qualcosa che aiuta molto sul fronte immersività. Peccato solo per la gestione delle capigliature che, a nostro avviso, fa un passo indietro rispetto al capitolo precedente nella sua gestione complessiva.
Modalità in continuità
WWE 2K24 è pero tanto altro. Innanzitutto ritornano le modalità My Rise e Universe che come ogni anno propongono due facce della stessa medaglia. Da una parte il My Rise con due storie (una maschile e una femminile) che coinvolgono la creazione di un alter ego del giocatore. Come sempre, begli intrecci, bella narrativa e belle idee. Resta però il grande difetto di una narrativa statica che si interlaccia agli scontri solo con scene di intermezzo. Manca la totale esplorazione degli ambienti, degli spogliatoi in maniera libera e integrale come avviene ad esempio in NBA.
Dall’altra parte, Universe mode che continua a portare con sé le più grandi aspettative dei fan, ma che invece propone novità con il “contagocce”. Sicuramente più libertà di gestione soprattutto con nuove scene di intermezzo e dialoghi, ma anche grazie ai match per i doppi titoli e le nuove rivalità. Medesimo discorso per le creazioni della community, che rimangono una grande possibilità di divertimento che si interlaccia perfettamente con la Universe mode. Divertente e davvero stratificato l’editor dei personaggi che regala, come al solito, tante possibilità.
Le grandi novità
Le grosse novità però, arrivano in MyGM e MyFaction. La prima modalità, che vi mette nei panni di un General Manager di un brand specifico, segue le novità proposte l’anno scorso con la formula dei trofei Hall of Fame, della sfida fino a quattro GM (IA e umani) e dei vari Shake Up sotto forma di carte. A innovare la formula ci pensano le possibilità di scambio lottatori tra brand e due nuove grosse rivoluzioni. La prima riguarda la possibilità di sbloccare le varie tipologie di match con una nuova soluzione chiamata: Risorse. Alla fine di ogni settimana guadagnerete una risorsa che potrà essere utilizzata per sbloccare una tipologia di match e anche un miglioramento della logistica degli Show. Come un vero manageriale dunque, dovrete gestire ogni investimento in maniera oculata.
La seconda grande rivoluzione è invece l’introduzione dei talent scout per l’ampliamento del roster durante le settimane. A differenza del passato dunque, se vorrete trovare nuovi wrestler da ingaggiare, dovrete utilizzare denaro e talent scout (una valuta limitata che si ricarica ogni settimana) per assoldarli. Questo dunque, rende più difficile e oculata la scelta dei roster andando a offrire più profondità.
Parlando del MyFaction, la modalità online in stile “Ultimate team”, qui il discorso è diverso. Innovare è sempre stato complesso in queste modalità, ci sembra però che la scelta di proporre le carte “persona” – che una volta trovate possono essere utilizzate in tutte le altre modalità, come versioni alternative di un personaggio del roster – sia una bella trovata coerente con la modalità che garantisce dei bonus effettivi nell’investire tempo per cercare queste specifiche carte. Intelligente anche la scelta di rivisitare le tipologie di scontri. La guerra tra fazioni, che ricalca lo stile rogue like facendovi scegliere un percorso da seguire fatto di scontri e ricompense, è ad esempio la migliore scelta possibile per ravvivare un’impalcatura che negli ultimi anni sembrava un po’ stantia.
La recensione in breve
WWE 2K24 è il miglior titolo dedicato al Wrestling dell'epoca moderna. Offre tutto ciò che un fan può sperare e garantisce la più completa riproduzione nostalgica dei migliori match di Wrestlemania fino ad oggi. Non è esente da difetti, su tutti la gestione di capelli e peluria, e sicuramente ha ancora ampi margini di miglioramento lato simulazione. Ad oggi, rimane un titolo imperdibile per chiunque sia cresciuto a pane e muscoli.
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Voto Game-eXperience