Kylotonn torna a mordere le fangose strade del World Rally Championship con WRC 9 e, come ogni anno, il titolo su licenza dedicato alla disciplina del rally arriva su console e PC, portando con se alcune novità ma facendo comunque capo ad un filone già ben indirizzato dai capitoli precedenti: ve ne parliamo nella nostra recensione.
Sepolti nella neve
WRC 9 fa parte di quelle uscite ormai ricorrenti che vanno ad arricchire un brand poco alla volta, anno dopo anno. All’alba della nuova generazione di console, WRC 9 rappresenta di fatto l’espressione più avanzata del rally secondo Kylotonn per quanto riguarda Xbox One e Playstation 4. Le novità apportate al titolo non sono molte se non per un balzo grafico non proprio inaspettato ed alcune sfaccettature social che strizzano l’occhio ad un’evoluzione sempre più direzionata verso l’importanza della community.
Supportato dall’importanza della licenza ufficiale, WRC 9 esercita un peso non indifferente nell’economia di un genere già decisamente elitario, dominato da mostri sacri come Codemasters con il suo DiRT ed in parte dalle sfumature trasversali di titoli come The Crew e Forza Horizon. WRC 9 si propone quindi di smussare quegli angoli presenti nell’ultimo capitolo, perfezionando una formula già discreta ma non ancora perfetta. Come già accennato in fase di apertura, la più grande novità di WRC 9 è rappresentata dalla modalità Club, un’iterazione decisamente social che si fa carico dell’oneroso compito di tenere unita la community a colpi di sfide, competizioni e gare sempre più serrate. Ad accompagnare la modalità Club troviamo invece una modalità Co-Op non ancora rilasciata ed in arrivo a novembre. La modalità Co-op andrà a proporre una dinamica già vista in un titolo decisamente fuori dalle corde delle competizioni rallystiche ma che va a toccare un po’ tutti gli aspetti relativi all’esperienza multigiocatore. Stiamo parlando di GTA 5, la modalità Co-op ci permetterà infatti di prendere posto come co-pilota insieme ad un nostro amico al volante al quale dovremo leggere in tempo reale le istruzioni relative al percorso, una novità niente male che non vediamo l’ora di provare. A corredo troveremo ovviamente tutte le modalità multigiocatore già presenti nei precedenti capitoli, con un occhio di riguardo per l’esport che cresce di anno in anno.
Dalle stelle alla Finlandia
Come in ogni titolo rallystico che si rispetti, il cuore pulsante dell’esperienza è costituito sicuramente dalla modalità carriera. In questo caso non sono molte le novità apportate e WRC 9 si limita a riproporre una sorta di more of the same di quanto già visto che, per quanto articolato ed evoluto, si compone di una patina asettica di distacco dal giocatore. La sensazione è sempre quella di non progredire realmente e, pur muovendoci tra i complicati menù dedicati alla gestione del team e degli eventi, non ci siamo mai sentiti veramente parte integrante della squadra. La modalità carriera si divide in due filoni, il primo dedicato ai principianti, il secondo invece ai piloti più esperti. L’unica differenza è costituita dalla difficoltà e dalla tolleranza per gli errori. A far capolino in WRC 9 troviamo nuove ambientazioni, anche questa volta ufficiali, che vanno ad aggiungersi alle varie tappe già conosciute del campionato mondiale di rally. Stiamo parlando di Nuova Zelanda, Giappone e Kenya, le tre location si distingueranno ovviamente tra loro in termini di condizioni climatiche, condizioni del terreno e andranno a rispecchiare le relative esperienze in termini di paesaggistica.
Le evoluzioni in termini di gameplay rappresentano invece il punto più debole dell’intera produzione, WRC 9 è un titolo che non riesce a star dietro alla concorrenza, proponendo un modello di giuda ancora distante dalla perfezione. Il feeling al volante è ancora troppo poco concreto, la sensazione è quella di “pattinare” sul terreno, la risposta delle vetture è poco realistica, abbozzata e decisamente deludente. Qualche miglioria rispetto al capitolo precedente, soprattutto per quanto riguarda le frenate ma davvero nulla di più. Non abbiamo percepito, pad alla mano, il grip di un terreno più secco rispetto a quello bagnato se non per il grado di “scivolosità” della vettura in curva. Anche le collisioni e la distruzione ambientale non riescono a regalarci un’esperienza particolarmente piacevole, sono davvero pochi gli elementi distruttibili all’interno del titolo ed il sistema di collisioni appare poco reattivo, rigido, innaturale.
Dal punto di vista tecnico, WRC 9 deficita in quelli che sono gli aspetti puramente legati alla resa grafica. Le vetture sono realizzate sicuramente in maniera certosina, tuttavia, le ambientazioni risultano essere spoglie, così come il terreno sul quale andremo a sgommare a tutta velocità. Durante la nostra prova su PC abbiamo potuto invece constatare l’incredibile stabilità del titolo in termini di frame-rate. Non abbiamo dunque esitato a sparare le impostazioni grafiche ad Ultra godendoci il piacere dei 60FPS senza troppi problemi nonostante una macchina che monta una scheda video non proprio nuovissima.
Versione testata: PlayStation 4
Versioni disponibili: PlayStation , PlayStatrion 5 (TBA), Xbox One, Xbox Series (TBA), Nintendo Switch (TBA), PC
La recensione in breve
Complessivamente un’esperienza discreta, a tratti buona, WRC 9 chiude in maniera piuttosto silenziosa questa generazione, un’opportunità in più per vivere le emozioni del campionato mondiale di rally ma senza troppi colpi di testa.
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Voto Game-Experience