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Home»Notizie»PC»World of Warcraft: Quattro anni per scovare un rarissimo oggetto

World of Warcraft: Quattro anni per scovare un rarissimo oggetto

Chi è appassionato di World of Warcraft, come anche di qualsiasi altro MMO nato sulla sua ricca e florida scia, saprà bene come questi giochi
Giovanni CarrieriBy Giovanni Carrieri14 Aprile 2021
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Chi è appassionato di World of Warcraft, come anche di qualsiasi altro MMO nato sulla sua ricca e florida scia, saprà bene come questi giochi possono, di quando in quando, richiedere una infinita dedizione pagata al caro prezzo di molta frustrazione, specie nel caso si sia interessati a mettere le mani su un qualche potente gear dal bassissimo drop rate. Ammetto che, io stesso, ho mollato l’osso in almeno un paio d’occasioni davanti a oggetti che, evidentemente, non volevano cadere nelle mie mani.

World of Warcraft Classic

Non è questo il caso di POROWL, un utente Reddit e giocatore incallito di World of Warcraft che per la bellezza di tre lunghi anni e mezzo ha desiderato un particolare pezzo d’equipaggiamento, l’ascia Pendulum of Doom, e su cui alla fine, dopo innumerevoli tentativi, ha potuto finalmente mettere le mani. Per chi non lo sapesse, l’oggetto in questione è il più raro di World of Warcraft. Il suo drop rate è, nel migliore dei casi, dello 0,03%, e viene droppato esclusivamente da alcuni nemici elite nel dungeon di Uldaman.

L’utente, che gioca ora alla versione Classic di World of Warcraft, ha cominciato la sua ricerca ben prima che questa edizione del gioco fosse realizzata. Non ci è riuscito, però, finché non ha messo le mani su World of Warcraft: Classic e dopo essersi speso in centinaia di tentativi. Cosi, POROWL ha vinto una delle sue battaglie, ma non la sua guerra: il suo obbiettivo è infatti, ora, quello di recuperare i sette oggetti definiti “Super Rari”, tutti presenti nel dungeon di Uldaman, vale a dire il Digmaster 5000, il Jackhammer, lo Spaulders of a Lost Age, lo Shadowforge Bushmaster, il Miner’s Hat of the Deep e il Papal Fez.

World of Warcraft

Che fare se non auguragli in bocca al lupo per questa sua impresa che potrebbe richiedere ancora degli anni per essere portata a compimento, e applaudirlo per la tenacia con cui si dedica allo scopo senza demordere. Se anche voi siete fan di World of Warcraft, e magari avete abbandonato il gioco da tempo ma desiderate tornare a calcarne le mappe, potrebbe forse interessarvi la nostra recensione dell’ultima espansione: Shadowlands.

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