Scopri perché molti utenti stanno disattivando la nuova funzione di WhatsApp e quali sono i rischi per chi non lo fa.
WhastApp è ormai diventato parte integrante della nostra quotidianità, ci consente di restare in contatto con amici, familiari e colleghi al solo costo della propria connessione Internet. Tuttavia, dietro l’apparente semplicità dell’app di messaggistica più usata al mondo, si nasconde una novità che sta generando preoccupazione tra gli utenti più attenti alla privacy. Molti ignorano che alcune funzionalità avanzate, pensate per migliorare l’esperienza, possono raccogliere dati sensibili senza che ce ne accorgiamo.

In un contesto dove la protezione delle informazioni personali è ormai un tema centrale, questa novità ha acceso un dibattito acceso. L’impressione diffusa è che WhatsApp non sia più solo uno strumento di comunicazione, ma un ambiente dove l’intelligenza artificiale può osservare e interagire con le nostre conversazioni in modi che alcuni trovano invasivi.
Meta AI mette a rischio la privacy su WhastApp?
Il cuore della questione è la Meta AI di WhatsApp, un assistente virtuale introdotto recentemente in oltre 41 Paesi europei. Questo strumento è integrato nell’applicazione e appare come un cerchio blu nell’angolo inferiore destro della schermata. La sua funzione principale è quella di rispondere a domande in tempo reale, generare immagini tramite comandi come /imagine, cercare informazioni sul web e offrire consigli personalizzati. Insomma, funziona alla pari di qualsiasi altr Intelligenza Artificiale.

Nonostante WhatsApp assicuri che i dati degli utenti siano protetti tramite cifratura end-to-end, la realtà è che non è possibile eliminare la Meta AI dal dispositivo. Gli esperti di privacy hanno sottolineato che, pur non essendo un rischio immediato, la presenza costante di un’intelligenza artificiale in chat può comportare una riduzione del controllo sui propri dati.
Per chi desidera limitare l’interazione con la Meta AI, l’azienda consiglia di cancellare tutti i messaggi nel chat dedicata e di utilizzare il comando /reset-ai, che ripristina l’assistente al suo stato iniziale ed elimina la copia delle conversazioni dai server. Questa procedura rappresenta l’unico modo per ridurre significativamente la presenza dell’IA sul telefono, senza però eliminarla del tutto.
Nonostante le polemiche, l’intelligenza artificiale di WhatsApp può risultare utile a chi cerca un supporto immediato nelle conversazioni o nella creazione di contenuti. La sua integrazione nelle app di Meta permette ricerche rapide, consigli su misura e un’esperienza più fluida tra le piattaforme. Sta all’utente decidere quanto lasciare che questa tecnologia influenzi la propria quotidianità digitale.