Pokémon Unite è uscito da poco e già in tanti hanno cominciato a criticarne la natura free-to-play, considerata da parte di diversi giocatori come in realtà pay-to-win, ossia un’esperienza sbilanciata a favore di spende soldi all’interno del videogioco.
Gene Park, giornalista di Launcher (inserto del Washington Post), ha provato a fare chiarezza sulla questione cercando di capire fino in fondo se il nuovo MOBA sviluppato da TiMi Studio Group è effettivamente un pay-to-win oppure no.
Per farlo, il giornalista che lavora per il Washington Post ha provato a cimentarsi con questo videogioco multiplayer spendendo al suo interno ben 100 dollari in microtransazioni, cioè acquisi in-game.
Park ha così spiegato che tutti i contenuti più importanti del gioco, come ad esempio gli stessi mostri Pokémon, possono essere ottenuti in maniera gratuita con la semplice progressione all’interno dell’avventura. Il gioco suggerisce spesso di acquistare della valuta in-game per poter ottenere diversi vantaggi, ma in realtà pagare serve solo per ottenere quelle cose prima.
Inoltre, all’interno del titolo multiplayer sono presenti dei cosiddetti potenziatori di oggetto, in grado di offrire nel corso delle partite online dei benefici non di poco conto. Questi elementi di gioco possono essere sbloccati con la semplice progressione, ma pagando è ovviamente possibile ottenerli più rapidamente, provocando eventualmente sbilanciamento con i match competitivi.
Pokémon Unite quindi offre a pagamento quindi gli stessi contenuti che possono essere ottenuti semplicemente giocando, ma questo porta comunque a uno sbilanciamento inevitabile perché è una possibilità in più per ottenere ulteriori vantaggi di gioco (e in poco tempo). Un modello di monetizzazione che prevede la vendita di soli oggetti estetici è quindi sempre da preferire in questi casi.
Segnaliamo che anche lo streamer noto come MoistCr1TiKaL aveva condotto un esperimento simile a quello di Park, spendendo ben 100 dollari in potenziatori per oggetto. In questo modo si sono riscontrati notevoli benefici nel corso delle partite e diverse vittorie importanti.
Nonostante ciò, il giornalista ha spiegato che saper giocare a Pokémon Unite è comunque indispensabile per ottenere buone prestazioni e diverse vittorie. Non è possibile quindi vincere con le sole microtransazioni senza saper giocare bene e collaborare con la propria squadra.
In conclusione, Park ha affermato che nonostante la sua squadra non avesse vinto tutte le partite, lui si è sempre sentito comunque avvantaggiato durante gli scontri online. Voi cosa ne pensate? A questo indirizzo trovate la nostra recensione del gioco a cura di Simone Granata!