WWarhammer 40,000 Battlesector sembrerebbe a prima vista l’ennesimo titolo della licenza Games Workshop ambientato nella tetra oscurità del quaranta millesimo millennio dove c’è solo la guerra. A guardare bene però si nota come invece questo gioco possa portare un contributo significativo nel vasto panorama dei titoli su licenza. Sopratutto se alla guida c’è Slitherine Software che con il franchise di Warhammer ha già avuto molto a che fare, tra Armageddon, Gladius e Sanctus Reach e che con Battlesector ha voluto portare su PC una delle migliori trasposizioni del gioco di miniature, tanto che sembra davvero un peccato avere a disposizione solo due fazioni.
I FIGLI DI SANGUINIUS
Warhammer 40,000 Battlesector è ambientato all’alba della Crociata Indomitus e successiva alla devastazione di Baal, il pianeta natale degli Space Marine del Capitolo dei Blood Angels ad opera della bioflotta Tiranide Behomoth. I guerrieri bioingegnerizzati dell’Umanità hanno resistiti fino quasi all’estinzione nella difesa della loro casa contro gli orrori alieni e ora stanno recuperando le forze, distruggendo le ultime sacche di resistenza Tiranide nel sistama di Baal. Nel gioco prenderemo il comando di un distaccamento di Space Marine guidati dal Sergente Carleon, veterano dei corpi d’assalto che avrà anche il compito di integrare nei ranghi decimati dei suoi confratelli i nuovi Space Marine Primaris, guerrieri ancora più forti e potenti dei normali Marine, veri fautori del salvataggio del Capitolo. Come da tradizione, la lore di Warhammer 40,000 è rispettata in modo maniacale e tutti gli appassionati si sentiranno immediatamente a loro agio tra le terminologie e gli eventi citati (per capirci, siamo tra la settima e l’ottava edizione del regolamento del gioco ufficiale di miniature). La storia si dipana in venti missioni anche abbastanza impegnative, che offrono uan serie di obbiettivi variegati da compiere, salvo poi terminare tutte nello stesso modo una volta raggiunti, ovvero annientare ogni unità nemica a schermo. La campagna principale ci farà giocare solo nei panni degli Space Marine, ma ci fornirà ad ogni missione un numero sempre maggiore di unità da schierare e controllare, utilizzando lo stesso sistema di punteggio delle partite dal vivo. La storia del gioco procede senza alti ne bassi, fungendo da mero collante tra le missioni, ma presentando in maniera egregia i personaggi e alcuni aspetti dell’epoca Indomitus dell’Imperium dell’Umanità.
GLI ANGELI DELLA MORTE
Warhammer 40,000 Battlesector è uno strategico a turni davvero solido, in grado di farsi apprezzare sia dagli appassionati che dai novizi. Nonostante sia abbiano a disposizione solo due fazioni, le unità sono talmente varie da non far sentire davvero la mancanza (si fa per dire) di altri eserciti. Ogni unità avrà un equipaggiamento caratteristico per affrontare la battaglia mettendo in risalto le loro abilità principali; le squadre tattiche sono ottimi gruppi di fuoco versatili e resistenti, i Marine d’assalto utilizzano i loro jetpack per colpire durissimo in corpo a corpo, i maestosi e riveriti camminatori Dreadnaught che falciano il nemico da lontano per poi distruggerlo con la potenza dei loro magli d’assalto. I Tiranidi d’altro canto schierano le loro infinite orde di Termagant, le terrificanti lame dei Guerrieri e i quasi indistruttibili Tiranni. Non ci sono novità sostanziali sulla gestione del gioco, stiamo parlando di uno strategico a turni che più classico non si può, con qualche guizzo sulle Reazioni dovuti all’utilizzo sistematico di armi da fuoco e dei veicoli. Manca totalmente una parte dedicata alla discipline a morale delle unità, elemento importantissimo nell’economia delle battaglie di Warhammer e che sarebbe stato positivo vedere anche in Warhammer 40,000 Battlesector
Unica vera novità è la meccanica del Momentum, una risora che ogni unità può guadagnare uccidendo i nemici (o subendo danni per alcuni), che in determinate quantità potrà potenziare le abilità oppure permetterà di effettuare azioni aggiuntive nel proprio turno. Un buon modo per rendere la meccanica della Sete Rossa dei Blood Angels, che li rende furiosi in battaglia e desiderosi di combattere.Se sfruttata a dovere, questa risorsa può dare un boost notevole alle vostre tattiche.
Oltre alla campagna è possibile giocare in modalità Schermaglia, con un esercito scelto direttamente dal giocatore contro il computer, molto utile per provare le proprie strategie in vista del muiltiplayer online, vero terreno di prova per tutti gli aspiranti generali.
L’OSCURA ERA DELLA TECNOLOGIA
A livello tecnico, Warhammer 40,000 Battlesector è un titolo estremamente basilare, che fa il proprio compitino senza eccellere in alcun modo. I modelli delle unità sono ben realizzati e si possono distinguere facilmente anche in situazioni di battaglia più affollate. Gli effetti sono nella norma, così come i fondali e la realizzazione artistica, che non fa gridare al miracolo ma fa il suo dovere e restituisce un’ottima rappresentazione del sistema Baal. Ottime invece le mappe in termini di level design, che ci obbligheranno a pensare diversi tipi di manovre per raggiungere il nostro obiettivo. Questo riesce in parte a mitigare il livello tecnico appena sufficiente.
La recensione in breve
Warhammer 40,000 Battlesector è l'ennesimo gioco strategico a turni ambientato nell'universo creato da Games Workshop, ma è un buon prodotto, solido e divertente. Non spicca certo per originalità, ma riesce a trasmettere alla perfezione il feeling delle battaglie sul campo (di miniature). Consigliato agli appassionati di entrambi gli argomenti, ma non c'è nulla che possa interessare chi è alla ricerca di qualcosa di nuovo. Interessantissimo però il prezzo budget al quale viene venduto, sui 30€
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Voto Game-Experience