Un video del videogioco Arma III è stato scambiato per una vera scena di guerra. Purtroppo, nel mondo moderno, quando si apre uno scenario complesso come quello della guerra tra Russia e Ucraina che infuria da alcune settimane, la verità diventa materia difficile da riconoscere. Difficile per i reporter è non tanto scindere il vero dal falso, quanto le Verità dalle “verità”. E ancor più difficile diviene per i lettori vederci chiaro
Il video di Arma III è stato scambiato per una scena reale dalle stesse fonti, e non è la prima volta che accade roba simile.
Nel recente passato fu il nostro TG2 a spacciare un filmato del videogioco War Thunder per una pioggia di bombe su suolo ucraino. In questo caso la storia, nella sostanza, è piuttosto simile. Il filmato in argomento, che potete visionare nel tweet presente proseguendo nella lettura di questo articolo (o alla fonte dello stesso, ndr), è stato estrapolato da un video recentemente caricato sul canale YouTube Norov, e si tratta soltanto di una simulazione creata all’interno del gioco di guerra simulativo Arma III, molto popolare su PC Windows.
Il problema è sorto nel momento in cui il video è stato ripreso e ritrasmesso da fonti autorevoli, che lo hanno ritenuto un video ufficiale di una scena realmente avvenuta su suolo ucraino. Tra le testate che hanno condiviso il filmato si annoverano le italiane Repubblica e La Stampa, ma anche il canale Telegram del quotidiano ucraino online Zn.ua lo ha condiviso, e perfino l’account del Ministero della Difesa ucraino.
Le dichiarazioni parlano di un video che mostra “quattro elicotteri delle forze armate della Federazione Russa K-52 distrutti dalla difesa aerea delle forze di terra ucraine”. Senza dubbio una bella illusione, ma niente di tutto ciò è vero, al di fuori della simulazione di Arma III. Insomma, i media dovrebbero imparare dai propri errori, prima di ripetere lo sbaglio per una terza volta nel giro di neppure in mese; siamo già a due. Da ciò si dovrebbe capire che fidarsi è bene e non fidarsi è meglio, specie di tutto ciò che non è verificabile – naturalmente questo non è un invito a darsi ai complotti: quello sarebbe eccedere nel verso opposto.