La compagnia nota come Valve Corporation è stata condannata dal tribunale francese per aver impedito agli utenti la vendita dei loro giochi usati tramite la piattaforma di distribuzione digitale Steam.
Così vince la propria causa nei confronti della compagnia americana l’associazione dei consumatori francesi UFC-Que Choisir, per via del limite di non poter rivendere i titoli precedentemente acquistati sulla piattaforma videoludica.
E’ stato stabilito infatti, dalla Corte Regionale di Parigi, che Valve dovrà impegnarsi nel cancellare alcune clausole sui termini e accordi di licenza della sua piattaforma, in particolare proprio quella che rende impossibilità la rivendita dei giochi digitali tramite lo store.
Sarebbe dunque una violazione dei diritti dei consumatori, in quanto essi possono invece rivendere i prodotti in versione fisica e non quelli in digitale, mentre la difesa ha tentato invano di spiegare che non si tratta di acquisto di giochi su Steam, ma soltanto di acquisto della licenza di utilizzo.
Mentre per alcuni giocatori sembrerebbe trattarsi di una buona notizia, alcuni degli effetti che colpiranno Steam potrebbero abbattersi anche su altri store, come ad esempio quelli di Xbox, PlayStation, Nintendo e altri ancora.
In modo particolare, la piattaforma di Valve potrebbe rischiare di vedere diminuiti i propri introiti, in modo particolare anche quelli degli sviluppatori stessi, e di conseguenza i titoli usati che avranno già un minor prezzo potrebbero scoraggiare l’istituizione dei numerosi sconti presenti da sempre su Steam e decisamente apprezzati dagli utenti. Questo almeno per quanto riguarda l’Unione Europea.