Lo State of Unreal 2025 si è rivelato un evento molto importante per lo sviluppo videoludico moderno. Epic Games ha svelato la versione 5.6 di Unreal Engine, mettendo in luce tecnologie avanzate capaci di ridefinire il concetto di realismo e performance nei videogiochi. A impressionare non sono solo i trailer spettacolari – tra cui quello cinematografico di The Witcher 4 – ma la concreta possibilità di ottenere mondi ricchi e dettagliati, mantenendo una fluidità di gioco costante anche su console come PS5.
La nuova versione di Unreal Engine 5 si concentra in modo particolare sull’ottimizzazione: gestire ambienti open world con grafica spinta a 60 fps non è più un sogno, ma una realtà. Questo è stato dimostrato dal gameplay di The Witcher 4, catturato interamente su una PlayStation 5 standard. A rendere possibile tutto ciò sono miglioramenti mirati come il potenziamento dello streaming degli asset, che ora risulta più veloce e fluido, e l’applicazione avanzata del ray tracing, capace di simulare l’illuminazione globale con una precisione senza precedenti.
Un’altra novità significativa riguarda le animazioni: Epic ha introdotto un sistema evoluto che sfrutta fisica procedurale per movimenti più naturali e credibili, rendendo i personaggi più reattivi e integrati nell’ambiente. Questo si accompagna al perfezionamento di MetaHuman, lo strumento per la creazione di esseri umani digitali iperrealistici, già usato in passato ma ora capace di raggiungere una qualità ancora superiore grazie a nuovi tool e controlli più raffinati.
Infine, The Witcher 4 ha giocato un ruolo centrale nello showcase, fungendo da dimostrazione concreta delle capacità dell’engine. Oltre al gameplay, è stato mostrato anche un nuovo trailer cinematografico, ulteriore conferma di quanto le tecnologie presentate siano già mature e pronte per l’utilizzo in progetti tripla A.
In sintesi, Epic Games con Unreal Engine 5.6 non ha solo alzato l’asticella tecnica, ma ha anche reso accessibili queste innovazioni alle piattaforme di attuale generazione. Gli sviluppatori, piccoli o grandi che siano, possono guardare a questo strumento come a una vera e propria svolta per lo sviluppo del prossimo futuro videoludico.