A quasi 10 anni di distanza dall’uscita, ecco che Uncharted: L’Abisso D’Oro torna a far parlare di sè. In una (presunta) presentazione di Bend Studios pubblicata di recente, lo studio ha raccontato di un incontro privato che ha avuto luogo presso Sony il 13 ottobre 2009, due anni prima che PlayStation Vita e Uncharted: L’abisso d’Oro fossero rilasciati.
Chiamato in codice Uncharted NGP (Next Generation Portable), il lancio originale del progetto non era molto diverso dalla versione finale di Golden Abyss. Doveva essere ambientato in America Centrale, con la storia incentrata sulla ricerca della città perduta di Quivira, con il ritorno di Nathan Drake, Elena Fisher e Victor Sullivan. Sia Sully che Nate tornarono nella versione finale, tuttavia Fisher sarebbe stata sostituita da Marisa Chase, un nuovo personaggio introdotto in Golden Abyss. Il video di presentazione ha continuato a mostrare varie caratteristiche di gioco, e come Bend Studios aveva intenzione di utilizzare tutte le caratteristiche di PS Vita. Questo includeva la fotocamera, il touchscreen, il touchpad posteriore, le caratteristiche del giroscopio, tra gli altri.
Inoltre, lo studio ha dettagliato che Uncharted NGP avrebbe avuto un budget totale di 13,5 milioni di dollari. Per fare un confronto, sia Uncharted: Drake’s Fortune che Uncharted 2: Among Thieves avevano un budget di 20 milioni di dollari. Queste stime erano basate su un prezzo di vendita previsto di 32 dollari, mentre la versione finale è stata venduta a 49,99 dollari.
Mentre queste sono tutte informazioni nuove e interessanti da conoscere, una delle parti più importanti della presentazione è stata quella relativa a come il team ha pianificato una completa integrazione sociale in cui i giocatori potrebbero competere tra loro per la fama mentre raccolgono set unici e rari di artefatti. Un progetto che non suona molto diverso dal gioco di carte Uncharted Fight For Fortune che è uscito poco dopo.