Nel panorama cinematografico attuale le trasposizioni di celebri videogiochi sul grande schermo sono diventate una consuetudine. Tuttavia, non sempre queste operazioni riescono a cogliere l’essenza dei titoli originali, e Un film Minecraft ne è un esempio lampante. Nonostante l’indiscutibile successo commerciale, con un incasso globale di oltre 300 milioni di dollari nel primo weekend, il film diretto da Jared Hess si rivela un’opera deludente sotto molti aspetti. Siamo proti dunque a raccontarvi le nostre opinioni nella recensione di Un film Minecraft.
L’unico aspetto positivo di Un film Minecraft
L’unico elemento degno di nota in Un film Minecraft è la rappresentazione visiva delle ambientazioni e delle creature iconiche del videogioco. Il mondo di Minecraft è stato ricreato con una fedeltà impressionante, permettendo ai fan di riconoscere immediatamente biomi, strutture e mostri tipici del gioco. Dai villaggi alle strutture del Nether, passando per le foreste e le caverne, ogni scenario è stato riprodotto con attenzione ai dettagli. Anche le creature, come i Creeper, gli Enderman e gli Zombie, sono state trasposte sullo schermo in modo accurato, mantenendo le loro caratteristiche iconiche.
Un viaggio senza direzione
Se l’aspetto visivo può soddisfare gli appassionati del gioco, la narrazione di Un film Minecraft lascia molto a desiderare. La storia segue quattro personaggi: Henry (Sebastian Hansen), sua sorella maggiore Natalie (Emma Myers), l’agente immobiliare Dawn (Danielle Brooks) e l’ex campione di videogiochi Garrett (Jason Momoa), che vengono misteriosamente trasportati nel mondo di Minecraft. Qui incontrano Steve (Jack Black), un appassionato minatore ed esperto costruttore. Insieme intraprenderanno una missione per sconfiggere la malvagia Malgosha (Rachel House) e trovare un modo per tornare a casa.
La trama appare fin da subito confusa e priva di coerenza. I personaggi vengono introdotti in modo superficiale, senza un adeguato sviluppo che permetta allo spettatore di empatizzare con le loro vicende. Le motivazioni che li spingono ad agire risultano deboli e poco convincenti, rendendo difficile seguire con interesse tutto ciò che avviene a schermo. Inoltre, il film tenta di inserire elementi umoristici che, anziché alleggerire la narrazione, finiscono per appesantirla ulteriormente, risultando spesso fuori luogo e forzati.
Nonostante un cast di attori di tutto rispetto, la recitazione in Un film Minecraft è al di sotto delle aspettative. Jack Black, noto per la sua energia e carisma, interpreta un Steve privo di spessore, limitandosi a riproporre cliché già visti in precedenti ruoli. Jason Momoa, nel ruolo di Garrett, appare fuori posto, con una caratterizzazione che non sfrutta appieno le sue capacità attoriali. Danielle Brooks ed Emma Myers, nonostante gli sforzi, non riescono a dare profondità ai loro personaggi, risultando piatti e dimenticabili, oltre che poco presenti a schermo. Anche la presenza di Jennifer Coolidge, nel ruolo della vicepreside Marlene, non aggiunge valore significativo alla pellicola, con una sottotrama romantica che appare davvero superflua.
La regia
La regia di Jared Hess manca di una visione chiara e coerente. Il film oscilla tra momenti di avventura, commedia e dramma senza riuscire a trovare un equilibrio, risultando disomogeneo e frammentato. Le scene d’azione sono prive di tensione e originalità, mentre i momenti comici spesso cadono nel banale o nell’imbarazzante.
La sceneggiatura, firmata da Chris Bowman e Hubbel Palmer, è uno dei punti più deboli del film. I dialoghi sono poco naturali, con battute che raramente suscitano gli effetti sperati, anzi spesso si finisce per provare sensazioni opposte. La trama procede per stereotipi e situazioni prevedibili, senza offrire spunti innovativi o sorprendenti e il tentativo di inserire messaggi morali o insegnamenti risulta superficiale e didascalico.
Effetti speciali e colonna sonora
Nonostante la fedeltà visiva alle ambientazioni del gioco, gli effetti speciali di Un film Minecraft presentano diverse criticità. L’integrazione tra elementi reali e CGI è spesso mal realizzata, con un risultato che appare artificioso e poco credibile. Le texture dei personaggi e delle creature mancano di dettaglio e realismo, dando l’impressione di trovarsi di fronte a un prodotto incompleto o di bassa qualità. In particolare, le animazioni dei movimenti delle creature risultano rigide e poco fluide, compromettendo l’immersività.
La colonna sonora, curata da Mark Mothersbaugh, non riesce a lasciare il segno. Pur avendo al suo interno alcuni richiami alle musiche originali del videogioco, le tracce risultano anonime e prive di personalità. Insomma, la scelta dei brani non contribuisce a creare l’atmosfera giusta per le varie scene, lasciando spesso una sensazione di dissonanza nella componente audiovisiva.. Anche la canzone originale “I Feel Alive”, interpretata da Jack Black con la collaborazione di Dave Grohl, non riesce a emergere, risultando poco memorabile e non all’altezza delle aspettative che un nome come Minecraft porta con sé.
Un film Minecraft è un’occasione mancata
Uno dei problemi principali di Un film Minecraft risiede nel suo tono incerto. Non è chiaro a chi il film voglia realmente rivolgersi. I fan storici del gioco, magari cresciuti costruendo mondi a blocchi, si trovano di fronte a una narrazione infantilizzata e priva di spessore. I più piccoli, d’altra parte, potrebbero perdersi nei dialoghi lunghi, spesso inutilmente complicati, e in una storia che fatica a mantenere un ritmo coinvolgente.
Il tentativo di mischiare avventura, umorismo e insegnamenti morali alla fine fallisce su tutti i fronti, lasciando lo spettatore con l’amaro in bocca e la sensazione che il film non sappia davvero cosa voglia essere. C’è una certa goffaggine nel modo in cui vengono inseriti i momenti drammatici, completamente scollegati dal contesto, e il contrasto tra CGI iper-stilizzata e scene live-action non contribuisce a creare una narrazione coesa.
Con un universo così ricco di riferimenti, mondi e creatività, ci si aspettava che Un film Minecraft sfruttasse a dovere l’enorme lore non ufficiale e la community che ha reso il gioco una leggenda. E invece, il film si limita a citare in modo scolastico e svogliato alcuni elementi iconici – come i portali del Nether, i villager e l’Ender Dragon – senza integrarne il significato nella narrazione.
Si ha spesso la sensazione che tutto ciò che di riconoscibile nel film sia stato inserito per “spuntare la casella”, come un fanservice visivo privo di reale affetto per l’opera originale. Nessuna delle meccaniche caratteristiche di Minecraft, come la raccolta risorse, la costruzione o l’esplorazione creativa, viene veramente valorizzata, ma semplicemente lanciata nel mucchio per dire “è presente”.
La “minaccia” rappresentata da Malgosha è risibile, senza carisma né motivazione, e gli eroi non hanno mai un vero arco evolutivo: si limitano a muoversi da una scena all’altra, inseguendo MacGuffin narrativi privi di significato, tra battute imbarazzanti e svolte forzate. Il climax finale risulta visivamente interessante ma emotivamente piatto, senza tensione e senza un vero motivo per tifare per qualcuno.
Conclusioni
Un film Minecraft è un’occasione clamorosamente mancata. Partendo da una delle IP più riconoscibili e amate dai videogiocatori, avrebbe potuto costruire qualcosa di unico, creativo e davvero universale. Invece, si è scelto un approccio pigro, scolastico, incapace di parlare davvero al cuore del pubblico o di rispettare lo spirito anarchico e creativo del gioco originale.
Si salva solo la forma: le ambientazioni sono curate, le creature fedelmente riprodotte, l’universo visivo è coerente. Ma, al di là dell’estetica, non c’è nulla: la trama è inconsistente, la sceneggiatura fragile e i personaggi dimenticabili. Il tono generale è quello di un prodotto pensato più per cavalcare un brand che per costruire una storia degna di essere ricordata.
La recensione in breve
Un film Minecraft è la prova che non basta un brand forte per fare un buon film. Servono cuore, idee e rispetto per ciò che quel mondo rappresenta per milioni di giocatori. E qui, purtroppo, mancano tutti e tre.
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voto Game-eXperience