Non molto tempo fa vi avevamo anticipato come Ubisoft avesse deciso di rimuovere il supporto online a diversi giochi, tra cui anche parecchi titoli di una delle saghe più famose della software house: Assassin’s Creed. Una decisione che ha scatenato un forte malcontento tra la community che si è subito scagliata contro questa decisione che, lo ricordiamo, avrà effetto a partire dall’1 settembre 2022. Ma le brutte notizie non sembrano essere finite qui, in quanto alcuni giochi non saranno più accessibili.
La community non reagisce bene alla decisione di Ubisoft di rimuovere Assassin’s Creed: Liberation dalla libreria di Steam
Ebbene sì, sembra proprio che giochi come Assassin’s Creed: Liberation non sarà più accessibile a tutto tondo e ciò significa che non potrà essere nemmeno più acquistato su Steam. Ricordiamo che il titolo uscì originariamente su PC, Xbox 360, Xbox One, PS4 e PS3 ma, seppur sia presente ancora sul catalogo della piattaforma di Valve, non si può procedere più in alcun modo al suo acquisto. Inoltre, il gioco non sarà più giocabile nemmeno da chi già ne possiede una copia, come si evince dalla descrizione del prodotto sulla sua pagina ufficiale di Steam.
Assassin’s Creed: Liberation non compare più nemmeno nello store di Ubisoft Connect e, anche se al momento non si hanno maggiori informazioni al riguardo, la causa potrebbe essere ricercata nel fatto che il titolo ha da sempre sofferto di diversi problemi tecnici e quindi questo potrebbe essere il motivo che ha spinto la software house a cessare definitivamente il suo supporto. Ad ogni modo, potrebbe esserci ancora la possibilità di poter usufruire del titolo acquistando Assassin’s Creed III Remastered che al suo interno, lo ricordiamo, comprende anche Assassin’s Creed: Liberation. Al momento, però, questa è solo una nostra ipotesi e non vi sono conferme ufficiali.
Ovviamente, tutta questa situazione, come accennato in apertura di questo articolo, ha smosso la rabbia di molti utenti che hanno commentato un apposito post su Reddit, ora chiuso dai moderatori perché, presumibilmente, preoccupati dalla situazione che si stava creando. Il tutto è partito quando è stato pubblicato un tweet in cui veniva affermato che Assassin’s Creed: Liberation non sarebbe più stato disponibile dall’1 settembre e da qui sono arrivati migliaia di commenti da parte degli utenti che hanno affermato come si trattasse di “un nuovo picco negativo per i consumatori”.
A dire il vero, esiste un precedente simile a questa situazione. Bisogna tornare indietro nel 2013, quando Square Enix decise di rimuovere dalle librerie Order of War: Challenge. Da quel momento in poi non è più accaduto nulla di simile e anche titoli di software house non più esistenti da parecchio tempo rimangono comunque accessibili per i giocatori.