In questi giorni in rete si sta parlando a più riprese degli NFT che Ubisoft ha deciso di introdurre con Quartz all’interno di Ghost Recon Breakpoint, con delle skin esclusive. L’argomento è risultato essere talmente tanto chiacchierato che lo stesso CEO del colosso francese, Yves Guillemot, ha deciso di tenere una sessione di domande e risposte dedicata principalmente agli sviluppatori della sua compagnia.
Questo intervento da parte del buon Guillemot si è reso necessario visto che l’introduzione di questo nuovo sistema ha scatenato non poche polemiche e reazioni negative da parte dei videogiocatori, con questi che temono che i vari publisher possano iniziare a monetizzare in modo un po’ troppo spinto all’interno dei loro titoli.
Il CEO di Ubisoft quindi ha sostanzialmente respinto queste accuse da parte dei videogiocatori, dichiarando che in quel dell’azienda da lui guidata si sono trovati sostanzialmente dinanzi alle stesse reazioni che gli utenti hanno avuto con le prime introduzioni dei DLC, delle casse premio e più in generale delle chiacchieratissime microtransazioni con l’annuncio di Quartz.
Stando al CEO dell’azienda francese anche gli NFT saranno accettati dagli utenti e non solo con il tempo, nonostante questo sistema sia spesso associato ad una sorta di forma di gioco d’azzardo mascherata, ma anche in tal senso è bene sottolineare come lo stesso stia accadendo con la microtransazioni da anni e nonostante questo i pulisher continuano ad utilizzarle all’interno dei propri titoli, come FIFA tanto per fare un comodo esempio.
C’è però da segnalare come il buon Guillemot non abbia saputo rispondere alle domande degli sviluppatori che gli chiedevano delucidazioni in merito alle nuove forme di gameplay che potranno essere introdotte nel gioco grazie gli NFT, spostandosi poi inevitabilmente sull’ormai abusato concetto del metaverso e della possibilità offerta agli utenti di poter acquistare case, oggetti esclusivi ecc portando a termine determinati obiettivi. Una sorta di lavoratori 2.0, tanto per chiarire le idee.
Il boss di Ubisoft ha affermato più e più volte durante la sessione di domande a cui ha partecipato che gli NFT funzioneranno in modo piuttosto simile a quanto è possibile ammirare in Roblox. Ma anche qui ci sono state delle critiche, visto che proprio questo gioco sia finito al centro di alcune accuse per lo sfruttamento del lavoro minorile, ad opera di YouTube People Make Games, che vuole il team del sviluppo del gioco non pagare quello che è un vero e proprio lavoro effettuato all’interno del titolo da parte dei minori.
Ovviamente sì, come avrete intuito, questa sessione di domande e risposte ha finito per spaventare (se possibile) ancora di più gli sviluppatori in quel del colosso francese.
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