Maxime Beland, direttore creativo di molti capitoli della serie Splinter Cell, si è visto costretto ad abbandonare Ubisoft in seguito alle accuse di molestie nei suoi confronti.
Le accuse in questione non sono state espresse pubblicamente ma, probabilmente, sono sorte a seguito dell’indagine interna avviata dalla compagnia per far fronte allo scandalo appena scoppiato.
Il suo nome era già apparso come centrale nelle indagini a seguito d’un rumor relativo al caso di molestie e abusi, tanto che egli ha lasciato “con effetto immediato” il suo ruolo di vice presidente del team editoriale, un gruppo creativo che detta la direzione tecnica e tematica di tutti i giochi della compagnia.
Maxime Beland era ritornato sotto Ubisoft da meno di un anno, dopo aver trascorso un breve periodo con Epic Games. Fu il suo ritorno a dare molte speranze ai fan di veder presto arrivare un nuovo capitolo della serie Splinter Cell, visto il suo ruolo chiave di membro fondatore di Ubisoft Toronto e il suo lavoro su Splinter Cell Blacklist e Splinter Cell Conviction.
Tra gli indagati è finito anche Tommy François, un altro vice presidente della compagnia, ora in sospensione fino a indagine conclusa.
Toronto ha inoltre perso un’altro innominato dipendente, licenziato per aver “intrattenuto comportamenti non in linea con quanto ci si aspetta dai dipendenti Ubisoft”.
Un periodo tumultuoso, che sta depurando, non certo in modo indolore, un ambiente di lavoro che aveva raggiunto livelli di tossicità ben superiori a quelli di guardia. Non possiamo che sperare che tutto quanto si risolva presto, con i colpevoli alla berlina e chi rimane pronto a rimettersi a lavoro in un ambiente nuovo e più sicuro.
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