Le cassette audio sono pronte per tornare in auge, ed è il momento di raccontare la grande invenzione dei cinesi. Andiamo a scoprire qual è la caratteristica principale di questi dispositivi.
Al giorno d’oggi, le cassette audio non sono certo popolari come lo erano in passato, ma è anche per questo che il loro ritorno in azione potrebbe conquistare gli appassionati, soprattutto i più nostalgici. Coloro che hanno vissuto l’epopea delle cassette sognano di tornare a quel periodo, magari con una soluzione più attuale, ed i cinesi sono pronti per accontentarli.
Di recente, sono tornati di moda, per così dire, anche i giradischi ed i vinili, cosa che conferma quanto sia forte l’amore per il vintage nonostante il grande sviluppo tecnologico di cui siamo stati tutti testimoni. Evidentemente, i tempi in cui c’era molto meno a nostra disposizione erano quelli che ci rendevano più felici. Un gruppo di ricercatori cinesi della Southern University ha ora inventato una novità clamorosa, che ha lasciato tutti senza parole. Andiamo a scoprire come funziona.
Cassette, la Cina inventa un nastro che memorizza miliardi di contenuti
Diversi ricercatori cinesi hanno creato un dispositivo biologico che usa il DNA sintetico, così da poter archiviare un grandissimo numero di informazioni. Questo dispositivo, che può caricare al suo interno miliardi di contenuti, ha la forma di una musicassetta, con 375 petabyte di ogni tipologia di dati da poter contenere al proprio interno. L’idea arriva dal gruppo guidato da Xingyu Jiang, membro di spicco della Southern University of Science and Technology della città cinese di Shenzen.

Questa brillante illuminazione si è poi trasformata in realtà, e la pubblicazione del prototipo di questa cassetta e la spiegazione del suo funzionamento è avvenuta su Sciente Advances. Ma di cosa si tratta esattamente? Il segreto sta in un nastro composto da poliestere-nylon ricoperto di codici a barre, dotato di 545.000 partizioni per chilometro. Ebbene, sulle stesse partizioni sono presenti alcune molecole di DNA sintetico che possono fungere da nuovi bit informatici.
La capacità di archiviazione, pur essendo ancora teorica, è davvero impressionante, dal momento che può contenere 362 petabyte per chilometro. Pensate che una cassetta lunga come le LTO-9 potrebbe contenere la bellezza di dati pari a quelli che verrebbero contenuti in 80 milioni di DVD. Insomma, siamo di fronte ad una rivoluzione totale, e siamo curiosi di vedere se le cose raccolte in teoria saranno confermate poi nella pratica.