Tom Henderson, noto giornalista e affidabile insider, è il protagonista di un video con il quale viene analizzato in dettaglio Battlefield 2042, titolo debuttato con grosse difficoltà solo qualche settimana fa e che, ora, fatica a prendere il decollo. Tuttavia la storia di questo gioco non è stata difficile solo al lancio, ma tale è stata dal primo giorno della sua vita, fin da quando il gioco era solo un’idea.
Nel video soprastante, della durata di quasi trentuno minuti, prende in esame l’intera storia del progetto, dall’idea alla pubblicazione, parlando anche del futuro di Battlefield 2042, il tutto narrando molti retroscena e dettagli da dietro le quinte. Prima di continuare la lettura è giusto ricordarvi che si tratta delle parole di un insider, quindi per quanto affidabile egli possa essere non vanno prese come la verità assoluta; quella solo un annuncio ufficiale può darcela (forse, ndr).
Il progetto ha preso piede da incerti natali: infatti Battlefield 2042 doveva da principio essere un titolo battle royale destinato a competere con i massimi esponenti del genere, infine tuttavia si è deciso di ritornare su binari più canonici per la serie, e alla fine lo sviluppo ci ha dato un gioco ben inquadrato nel genere cui appartiene la sua stirpe.
Alcuni indizzi di questo dubbio sulla sua nascita sarebbero tuttavia ancora presenti, come per esempio la mancanza delle classi, le dimensioni del multiplayer, le impostazioni per le partite multigiocatore. La modalità Hazard Zone tuttavia è quella che ha ereditato di più dal setting battle royale. Il nome stesso del gioco, Battlefield 2042, si è deciso solo nella prima metà del 2020, mentre in agosto 2020 avrebbe avuto il via la produzione vera e propria del titolo. Vale a dire poco più di un anno (14 mesi, ndr) di sviluppo/produzione effettivi.
Il primo trailer del gioco, di qualità tanto bassa da rendere legittimo ipotizzare fosse stato registrato illegalmente, in realtà non era altro che un concept composto adoperando asset dei vecchi Battlefield. Successivamente molti problemi tecnici sono sorti nel corso dei lavori di sviluppo, in parte per colpa dell’engine e della scarsa esperienza nel suo utilizzo, al punto che Henderson è certo DICE si sia trovata talmente in difficoltà da chiedere aiuti esterni.
Lo sviluppo di Battlefield 2042 è dunque andato avanti restando sempre indietro rispetto alla tabella di marcia stabilita, tuttavia nonostante il ritardo non si è operato alcun corposo posticipo (necessario), ma invece si è deciso per un leggero posticipo che non si è rivelato sufficiente a rendere il gioco al 100% della sua forma.
Riguardo al futuro della serie, pare che l’affidamento a Vince Zampella (di Respawn Entertainment) del compito di realizzare un universo di Battlefield per rivoluzionare la serie vedrà il gioco rinascere, in futuro, in veste di hero shooter, vale a dire il classico sparatutto con diversi eroi destinati a scontrarsi su diverse mappe, eroi con capacità e personalità ben distinte (un Battlefield stile Overwatch? ndr). Sarebbe inoltre in arrivo, in futuro, un battle royale Battlefield.