Todd Howard ha affermato di aver visitato SpaceX e di aver parlato con Elon Musk mentre lo sviluppo di Starfield era in corso. Nonostante ancora non si sappia quando arriverà l’atteso titolo Bethesda, nell’ultimo periodo però Howard ha iniziato a condividere qualche dettaglio in più: a partire dallo script del videogame che vanta più di 250.000 righe di dialogo alle recenti affermazioni dove si parla dei sistemi solari con livello di difficoltà, alla presenza di robot che possono aiutare gli esseri umani e ostili.
Nel corso del podcast di Lex Fridman, Howard ha spiegato che in Starfield ogni singolo pianeta sarà unico e con tratti distintivi, compreso di orbite e lune: ogni singolo dettaglio garantirà al videogiocatore uno scenario sempre diverso dove non mancheranno eclissi e allineamento degli astri.
La visita a SpaceX ha senza ombra di dubbio ispirato Todd Howard senza però influire sullo sviluppo di Starfield.
Ora, come già anticipato, Todd Howard ha avuto modo di spiegare di essersi recato nel quartier generale si SpaceX. Non è chiaro se abbia incontrato Elon Musk in quella occasione oppure i due abbiano parlato brevemente via telefono.
SpaceX è come se gli Avengers avessero collaborato con la NASA, ero in soggezione. C’era una macchina enorme che cercava le imperfezioni sulla superfice.
Una delle cose che mi cattura particolarmente di Elon è il limite della fisica che stiamo raggiungendo, è complicato lasciare l’orbita. L’attrazione gravitazionale. L’ingegneria per raggiungere il risultato, tutto ciò su cui sta lavorando adesso. Sono meravigliato da tutta l’ingenuità e delle dimensioni umane.
Infine Todd Howard ha menzionato il museo dell’aria e dello spazio, riflettuto su come le macchine possano effettivamente andare nello spazio e cosa ciò significhi per la tecnologia. Nonostante l’esperienza in SpaceX non abbia influito direttamente sullo sviluppo di Starfield, Howard potrebbe essersi lasciato ispirare da qualche elemento.