Con il lancio della quarta stagione di The Witcher su Netflix e la quinta già pronta a chiudere definitivamente la saga, l’attrice Anya Chalotra ha deciso di raccontare un lato oscuro della sua esperienza nei panni di Yennefer di Vengerberg. Dopo sette anni immersa nel mondo di Geralt e dei maghi, Chalotra ha confessato di aver abbandonato il web per proteggersi dagli abusi online.
Intervistata dal The Guardian, ha ricordato come, fin dalla prima stagione, sia stata travolta da una marea di commenti offensivi e minacce provenienti da una parte del pubblico scontenta delle scelte creative dello show o del suo aspetto fisico, lontano dalle aspettative di alcuni fan. L’attrice ha spiegato di aver amato profondamente il ruolo e di essersi preparata con serietà, leggendo i romanzi di Andrzej Sapkowski e giocando ai videogiochi di CD Projekt Red per rendere giustizia al personaggio.
Tuttavia, l’impatto emotivo delle molestie è stato devastante: “Durante la prima stagione c’era molta negatività. Era uno dei miei primi lavori, e mi ha colpita duramente. Ho imparato molto in fretta quanto può diventare intenso tutto questo”, ha raccontato. La situazione è degenerata al punto da spingerla a chiudere ogni profilo social e a rifugiarsi nella vita reale, lontano dai riflettori digitali.
Chalotra, oggi trentenne, aveva iniziato a interpretare Yennefer a soli 23 anni, crescendo professionalmente insieme al personaggio. Sul set ha lavorato per otto mesi all’anno, tra Longcross Studios e il Galles, instaurando legami profondi con il cast e la troupe. Nonostante la fatica e la pressione costante, descrive l’esperienza come “intensa, spaventosa ma anche incredibilmente emozionante”. Oggi guarda con affetto a quel periodo, riconoscendo di aver imparato molto su se stessa e sul mestiere dell’attore.
L’addio a The Witcher arriva in un momento di transizione per la serie: Liam Hemsworth ha sostituito Henry Cavill nel ruolo di Geralt di Rivia, una scelta che ha a sua volta scatenato ondate di polemiche e molestie verso il nuovo interprete. Chalotra, tuttavia, ha difeso il collega, raccontando come il cast lo abbia accolto con rispetto e calore.
Il caso di Anya Chalotra non è isolato e apre una riflessione urgente sulla tossicità del fandom nel mondo dell’intrattenimento. Le piattaforme social, nate per connettere attori e pubblico, spesso diventano un’arma a doppio taglio, alimentando odio e aspettative irrealistiche. E mentre The Witcher si avvia verso la conclusione della sua epopea televisiva, la testimonianza di Chalotra resta un monito: dietro ogni personaggio amato, c’è una persona reale, vulnerabile, che merita rispetto tanto quanto l’eroina che interpreta.
