CD Projekt RED ha affermato che usare Ciri come protagonista principale di The Witcher 4 consentirà al team di esplorare il tema della battaglia personale di una cacciatrice di mostri in un mondo feroce, oltre che ovviamente al delicato tema della sessualizzazione della donna in un mondo medievale.
Come abbiamo visto con il trailer di annuncio, il quarto capitolo della serie dedicati ai Witcher vedrà come protagonista assoluta Ciri, una guerriera estremamente potente in grado di affrontare con grande risolutezza tutta una serie di pericoli estremamente temibili.
Nel corso di un’intervista con Eurogamer, il game director Sebastian Kalemba ed il narrative director Philipp Weber hanno spiegato come, fin dall’inizio, abbiano visto Ciri come qualcosa di più di un semplice personaggio secondario. Per questo motivo è stata immediatamente individuata come la protagonista di The Witcher 4.
Nel corso dell’intervista è stato ovviamente toccato anche il tema del sessismo, con una donna impegnata a cacciare dei mostri in un mondo medievale feroce.
Leggiamo la domanda del giornalista:
“L’esperienza di una donna è attivamente un tema piuttosto significativo in The Witcher in molte forme diverse. Le donne di questo mondo sono sottoposte a molta violenza, sono pesantemente sessualizzate in modi diversi. C’è una specie di “patto col diavolo” che le streghe devono fare quando perdono la loro fertilità e così via. Guardando il trailer, sembrava forse incanalare questo: c’è Ciri, una donna che cerca e non riesce a salvare un’altra donna da più violenza di questo universo, giusto? È un tema intenzionale che stavi incanalando con il trailer? E inoltre, è qualcosa che stai intenzionalmente cercando di esplorare nel gioco, l’esperienza di una donna in particolare attraverso gli occhi di Ciri in questo mondo?”
Weber ha risposto in questo modo:
“Voglio dire, direi che il mondo di The Witcher è davvero dark, ispirato, ovviamente, al folklore dark fantasy. Ma anche alla storia medievale e rinascimentale, e questo è un mondo duro. Duro per molti gruppi diversi, tra cui le donne. Ad esempio, in The Witcher, affrontiamo anche molto il tema del razzismo nei confronti dei non umani, e questo è qualcosa che vogliamo mantenere con The Witcher 4. Penso che sia qualcosa che è sempre stato molto importante.
Realizziamo giochi per adulti, e ciò significa anche che affrontiamo alcuni argomenti difficili. Li affrontiamo in modi interessanti. Li affrontiamo senza dare risposte facili, ma spesso aprendo domande difficili a cui i giocatori devono rispondere. E penso che alcune di queste domande potrebbero andare anche in questa direzione, perché, sì, Ciri è una donna, e come witcher in questo mondo, questa è una condizione insolita. Quindi non penso che questa storia sarà ovunque, ma poiché fa parte di questo mondo e vogliamo affrontare così tanti di questi temi diversi, apparirà sicuramente anche lì”.