All’inizio di questo mese CD Projekt RED ha rilasciato dopo ben sette anni dal lancio originale The Witcher 3: Wild Hunt Complete Edition, che ha introdotto tante migliorie di natura tecnica su PS5, Xbox Series X|S e PC. Vista l’importanza di questo aggiornamento gratuito, Digital Foundry ha deciso di metterlo sotto la lente d’ingrandimento, confrontando in modo diretto il gioco sulle nuove console di Sony e Microsoft.
Digital Foundry ha analizzato le versioni PS5 e Series X di The Witcher 3: Wild Hunt Complete Edition
Partiamo quindi con il dire che la redazione inglese consiglia di utilizzare la modalità performance su entrambe le console, visto che l’utilizzo del Ray Tracing non è propriamente incisivo e mostra il fianco ad alcune problematiche piuttosto fastidiose.
Detto questo, secondo DF questo The Witcher 3: Wild Hunt Complete Edition beneficia davvero di enormi miglioramenti, visto che la maggior parte delle texture e dei modelli è stata rielaborata, con il fogliame che è migliorato, riempiendo il paesaggio con più vita oltre a skybox nuovi di zecca.
Partendo dalla modalità RT su Series X e PlayStation 5, ciascuna punta a un 1440p nativo, ricostruito in 4K utilizzando FSR 2.1, con ridimensionamento dinamico della risoluzione che porta il conteggio dei pixel anche in alcuni rari casi ad un minimo di 1080p.
Invece la modalità prestazioni di The Witcher 3: Wild Hunt Complete Edition viene portata a un obiettivo più alto su ciascuna, mirando a un 4K nativo, con i 1080p come risultato minimo, cosa che consente di avere effettivamente un’immagine più nitida e pulita.
Parlando delle differenze visive chiave tra PS5 e Series X, sulla nuova console di Microsoft il gioco spesso gira in media con un numero di pixel più elevato rispetto a PS5. In particolare in modalità prestazioni, in quel di Novigrad il titolo gira a 1440p su PS5 e più vicino ai 1800p su Series X.
In secondo luogo, ci sono differenze molto visibili nel fogliame e nella distanza visiva delle ombre, con il livello di dettaglio che su PlayStation 5 in alcuni casi è superiore a Xbox Series X. Passando invece alla modalità ray tracing di PS5 e Series X ecco che la risoluzione si abbassa ed il frame rate punta ai 30 fps.
In questo caso l’occlusione ambientale con ray tracing e l’illuminazione globale RTXGI sostituiscono l’illuminazione più approssimativa basata su cubemap, trasformando radicalmente la fedeltà della scena in alcuni casi, in particolar modo negli interni. La luce rimbalza in modo più realistico, le aree scure mancano del bagliore bluastro dell’illuminazione originale e il risultato finale è spesso straordinario, secondo Digital Foundry.
Anche in questo caso Xbox Series X può godere di una risoluzione dinamica più elevata e vantaggi in termini di prestazioni rispetto a PS5, ma presenta svantaggi a livello di dettaglio facilmente evidenti rispetto alla sua console rivale. Il framerate però scende a volte sulla console di Sony tra i 20 e i 25 fps, con Novigrad che è particolarmente problematica su questa console.
In modalità prestazioni invece Series X ha un vantaggio in termini di frame rate, anche se con una distanza visiva più limitata rispetto a PS5. Anche nella modalità RT Series X è più performante, presentando dei problemi solo in scene ad alto utilizzo della CPU come Novigrad, dove anche PS5 fatica. Series X se la cava molto meglio nel frame rate fissato a 30 fps.
L’unica area in cui Series X fatica con The Witcher 3: Wild Hunt Complete Edition è Novigrad, dove il framerate scende fino a 23 fps dove PS5 ha prestazioni altrettanto scarse. Passando ai tempi di caricamento, questi si assetano a 13 secondi su PS5 e 16 secondi su Series X.