Il genere monster taming è un genere molto sfaccettato e ricco di peculiarità. Negli anni molte sue dinamiche sono state trasportate in svariati altri generi, andando a contaminare svariate tipologie di esperienze ludiche e creando ibridi di diversa natura. Ultimo esempio di questa situazione è Palworld, titolo survival con componenti monster taming che ha rotto ogni record su svariate piattaforme. The Thaumaturge segue la linea della contaminazione ma propone un ibrido molto particolare che ai più potrebbe sembrare una gotica riproposizione occidentale di Shin Megami Tensei e Persona. Una visione sicuramente originale del tutto che ha catturato l’interesse di molti fin dal primo annuncio Scopriamo cosa ha da offrire questo particolare titolo nella recensione di The Thaumaturge.
Una narrativa stratificata
La Polonia di inizio ‘900 non deve essere stata una passeggiata da vivere. Questo, se vogliamo, è quello che il giocatore si troverà a pensare dopo le prime ore di gioco con The Thaumaturge, ultima opera di Fool’s Theory. Lo storico della casa di sviluppo racconta di un team poliedrico in grado di aiutare Larian Studios nella realizzazione di Baldur’s Gate 3 ma anche di essere selezionati (salvo poi essere accantonati) per sviluppare il remake del primo The Witcher. Ebbene, Wiktor Szulski, protagonista del gioco, non nasconde il suo orgoglio nel ribadire la provenienza da Varsavia del misterioso Rasputin. Che la Russia Imperiale fosse un ingombrante peso, lo si poteva immaginare: ogni passo in The Thaumaturge sembra però ricordarlo e sottolinearlo, in maniera ancora più lampante.
La storia di The Thaumaturge è un connubio equilibrato di rovi di spine, belli ed affascinanti ma ostili, se presi nel verso sbagliato. Un gioco di ruolo non semplice, non lineare e di difficile comprensione, sia per via di un inglese molto vicino a quello proposto da Disco Elysium, sia perché poggia le sue fondamenta su una narrativa matura e un fantasy poco canonico anche per gli standard occidentali. La taumaturgia è una questione difficile da spiegare. Un mix esplosivo di miracoli e magia: chi la usa è quindi o un novello Maestro do Nascimento oppure la più grande risorsa per interagire con un mondo ai più sconosciuto.
Non entreremo nel dettaglio ma sappiate che quello che vedrete in The Thaumaturge non è banale, è ben scritto e per quanto visto ci ha soddisfatto. Non si tratta solo di una narrazione attiva, con dialoghi, scelte multiple e scene di intermezzo, bensì anche di documenti, ritagli di giornale e discussioni tra NPC, che arricchiscono di molto il contesto ma che soprattutto dimostrano la profondità della scrittura.
Un gameplay ibrido ma funzionale
In The Thaumaturge l’esperienza narrativa è legata a doppio filo con quella ludica. L’idea è quella di un gioco in cui il progresso del giocatore proceda in maniera sinergica con la consapevolezza di ciò che accade, con una grande stratificazione della narrativa e, in ultimo, della progressione delle abilità di Wiktor.
Il gioco in sé, parte da una base molto chiara: il giocatore controlla Wiktor e può esplorare l’ambiente di gioco attraverso una visuale dall’alto molto simile a quanto visto in diversi ARPG. Attraverso l’utilizzo del tasto destro è poi possibile utilizzare la Percezione, ovvero un impulso magico che permette a Wiktor di identificare scie spiritiche emanate da oggetti di interesse o persone e con le quali potrà interagire. Questo per risolvere enigmi, superare ostacoli o semplicemente trovare oggetti con cui interfacciarsi.
Superata la fase di esplorazione il gioco presenta poi una fase di combattimento a turni palesemente ispirato a Shin Megami Tensei, capostipite del genere monster taming. Wiktor può selezionare delle azioni che andranno a influenzare l’ordine di esecuzioni dei turni: ad esempio alcuni attacchi avranno più o meno velocità e di conseguenza faranno sì che Wiktor attacchi con priorità o meno.
Feature chiave del gioco sono però i Solutor. Una serie di creature paranormali addomesticabili e utilizzabii in battaglia. Una volta sbloccati i pieni poteri di Wiktor, il nostro eroe potrà impiegare in battaglia queste creature che avranno caratteristiche specifiche, attacchi e azioni proprie. I Solutor diverranno dunque caratteristica peculiare del combat system di The Thaumaturge.
Livello artistico e tecnico
L’esplorazione, come detto, ha un ruolo importante nell’economia di gioco. L’ambiente di gioco è sostanzialmente un interessantissimo insieme di citazioni storiche riguardo il periodo di riferimento. Assieme, troviamo una serie di contaminazioni gotico/dark provenienti dalla natura mistica di alcuni dei temi trattati. Dal punto di vista artistico dunque, The Thaumaturge risulta molto godibile ed appagante. Gli ambienti di gioco, i costumi e la caratterizzazione dei personaggi, sono elementi molto affascinanti, capaci di immergere il giocatore nel mondo di gioco, spingendolo a scoprirne sempre di più. Anche se non siamo di fronte a una esplorazione piena di ricompense per il giocatore, lo stimolo ad girovagare è comunque presente.
Discorso diverso per quanto riguarda il comparto tecnico. Sebbene il livello generale sia comunque di ottima fattura, il gioco presenta evidenti limiti dati dalla natura basso budget del progetto. Da una parte si hanno gli ambienti, le strutture, i costumi che mostrano una cura notevole e interessante, dall’altra i volti, la peluria e alcune texture specifiche che restano poco rifinite e generalmente nell’anonimato. Svariati pattern verranno inoltre ripetuti più volte. Di buona fattura, invece, il sonoro del gioco tanto a livello linguistico, quanto musicale.
Verdetto finale
The Thaumaturge è un’esperienza particolare, un viaggio interessante e originale capace di immergere il giocatore in un mondo unico e affascinante. La storia di Wiktor Szulski è sicuramente qualcosa che nel panorama ARPG non si trova spesso. L’ibridazione con il sistema di monster taming dei Solutor offre inoltre uno spaccato interessante sul genere.
Nonostante un livello artistico di tutto rispetto, la qualità tecnica generale non è priva di difetti. The Thaumaturge non è un gioco per tutti, anche e soprattutto a causa di una barriera linguistica impegnativa per i non anglofoni. Siamo sicuramente soddisfatti e non vediamo l’ora di scoprire cos’hanno in serbo i ragazzi di Fool’s Theory per il futuro, considerando che anche la versione console arriverà a stretto giro di boa.
La Recensione in breve
The Thaumaturge è un titolo intrigante e originale che non sposta gli equilibri del genere ma che offre una visione peculiare e soddisfacente dello stesso. Non è esente da difetti ma riesce a spiccare in un settore in difficoltà di idee. L'uscita di The Thaumaturge è una boccata d'aria fresca per un mercato altrimenti in odore di naftalina.
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Voto Game-Experince