Manca meno di un mese all’uscita di The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom, attesissimo sequel del capolavoro Breath of the Wild, e Nintendo, per ingannare l’attesa, ha pubblicato un terzo ed ultimo trailer dedicato al gioco. Dopo il corposo video gameplay mostrato qualche settimana fa, dove abbiamo visto alcune feature interessanti esclusive di questo sequel, l’ultimo teaser si è focalizzato maggiormente sulla trama del gioco, rivelando alcuni succosissimi dettagli su ciò che vedremo su Nintendo Switch il mese prossimo.
Prima di andare ad analizzare l’ultimo video però, ripercorriamo quanto pubblicato sinora su Tears of the Kingdom, riassumendo le informazioni trapelate dai vari trailer cercando di ricostruire un possibile scenario di ciò che potremo toccare con mano il prossimo 12 maggio. Dal mondo sopraelevato, alle possibili sezioni in cui controlleremo Zelda, fino al ritorno in grande stile del villain della serie per eccellenza: Ganondorf. Ecco a voi il nostro speciale The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom, le novità su storia e gameplay.
6 anni dopo Breath of the Wild
The Legend of Zelda: Breath of the Wild fu indiscutibilmente la prima vera killer application dell’epoca Nintendo Switch. Il gioco è stato un successo commerciale clamoroso, quasi inaspettato per un brand che, pur essendo da sempre fra i più apprezzati dai fan di Nintendo, non è mai divenuto un femonemo mainstream a differenza dei “cugini” Mario e Pokémon.
Breath of the Wild ha invertito questa tendenza, riuscendo a conquistare il pubblico affezionato e non grazie ad una formula open world innovativa, ma abbandonando i dettami e la rigidità tipica della serie per sposare una nuova tipologia di gameplay che lasciasse maggiore liberà al giocatore. Dopo sei anni dall’uscita, The Legend of Zelda torna con un sequel diretto di Breath of the Wild che riprenderà esattamente da dove eravamo rimasti, con un nuovo mondo fluttuante da esplorare, nuovi nemici, nuovi dungeon ma con un motore grafico e, più in generale, un comparto artistico pressoché invariato.
Questo fatto ha inevitabilmente acceso la discussione sul web, fra coloro che ritengono giustificabile il mantenimento dello stesso motore grafici e chi invece grida al “DLC sovrapprezzato”. Del resto, Switch è rimasta ben salda al suo posto scacciando ogni tipo di spettro su possibili successori o cosiddette versioni “Pro”. Tears of the Kingdom approderà sullo stesso identico hardware con cui debuttò nel 2017 Breath of the Wild e con più o meno le stesse caratteristiche in termini di grafica. Ma siamo sicuri che si tratti di una semplice espansione o di un “more of the same”?
Tutto il potenziale di Tears of the Kingdom
A questa domanda sembra aver risposto in maniera piuttosto secca Eiji Aonuma con il video gameplay pubblicato qualche settimana fa. Definire Tears of the Kingdom un banale “more of the same” sarebbe alquanto riduttivo ma, del resto, i dubbi erano totalmente leciti. Eppure, quella decina di minuti in-game mostrata, sembra aver sbalordito tutti quanti. Se si pensava infatti che l’interazione possibile offerta da Breath of the Wild fosse già ampiamente vasta, Tears of the Kingdom sembra spingersi addirittura oltre.
Innanzitutto, il trailer mostra l’esplorazione del mondo sopra le nuvole, raggiungibile sfruttando quella che è la prima delle nuove meccaniche che debutteranno in Tears of the Kingdom: il Reverto. Grazie a questo nuovo potere, Link potrà far riavvolgere il tempo ad alcuni oggetti consentendogli ad esempio, come mostrato nella dimostrazione, di aggrapparsi ad un masso caduto dal cielo (saranno queste le “Tears” del “Kingdom”) per risalire con esso e raggiungere così il mondo celeste.
Approdato su una delle isole celesti, contraddistinte da una flora dal colore predominante giallo, Link incontrerà alcuni golem meccanici ostili. Qui scopriamo una seconda, utilissima, abilità inedita. Il Compositor ci consentirà di assemblare gli oggetti e i materiali più disparati, generando infinite possibilità di gameplay. Dalle armi combinate fino alle frecce che, utilizzando alcuni dei materiali che nel prequel erano ritenuti piuttosto inutili ai fini del gioco, potranno sfoggiare poteri incredibili.
Terza e più sorprendente abilità e senz’altro l’Ultramano. Con questo potere Tears of the Kingdom si trasformerà in un vero e proprio sandbox nel quale costruire ed assemblare i veicoli più assurdi utili non solo per spostarsi, ma anche per combattere i nemici. Basta un po’ di inventiva per realizzare artefatti e congegni attivabili grazie al potere alcuni dispositivi che sfruttano l’energia Zonai. Rotori e reattori che troverete sparsi per la mappa, ognuno dotato di autonomia e avviabile con un semplice colpo di spada. Il paradiso per gli amanti dei Lego Technic et similia.
Ultimo potere, già rivelato all’epoca del primo reveal-trailer, è l’Ascensus, un’abilità che eliminerà di fatto le scomodità dell’arrampicata qualora ci trovassimo all’interno di una grotta o di un qualsiasi altro luogo chiuso. Grazie a questo potere infatti, Link potrà “immergersi” nel soffitto per “nuotare” attraverso qualsiasi tipo di materiale per poi riemergere dalla superficie soprastante. Un potere utilissimo per raggiungere un’altura o, come suggerito dallo stesso Aonuma, per fuggire da una cella nella quale potremmo trovarci imprigionati.
Non ci è stato dato a sapere invece se e in quale forma torneranno dungeon e Sacrari. Questi ultimi caratterizzavano una parte massiccia del gameplay di Breath of the Wild ma la loro eccessiva frammentazione dei dungeon portava spesso a ritrovarsi in sacrari da pochissime stanze non sempre particolarmente ispirati. Non sarebbe mai ritrovare in Tears of the Kingdom dei dungeon complessi, che possano ricordare i labirinti ben strutturati e ricolmi di puzzle ingegnosi visti nei precedenti The Legend of Zelda.
Il ritorno di Ganondorf
Il trailer pre-lancio, come già ampiamente anticipato, è tornato invece ad esplorare la componente narrativa del gioco, sulla quale la fanbase ha riposto parecchie aspettative visto l’enorme quantitativo di teorie ed interrogativi generati dalle prime, emozionanti, sequenze mostrate di The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom ormai un anno fa. La data di rilascio è davvero dietro l’angolo e quindi anche Nintendo si è sbottonata qualcosina in più in merito a quanto vedremo nel gioco finale.
Dopo l’ennesimo scorcio del suggestivo panorama delle isole celesti al tramonto, le immagini ci mostrano Link in caduta libera con una struggente colonna sonora in sottofondo. Dopo un atterraggio morbido vediamo finalmente un piccolo assaggio di alcuni dei villaggi presenti in Tears of the Kingdom, oltre a quello che sembra essere un accampamento militare le cui tende riportano lo stemma della famiglia reale. La musica s’incupisce e vediamo il castello già conosciuto in Breath of the Wild sotto una pioggia di macerie, presumibilmente provenienti dal mondo sopraelevato mentre alcuni personaggi misteriosi osservano il tutto da una collina poco lontana.
Un personaggio di spalle dai lunghi capelli rossi dall’aspetto sinistro osserva una gigantesca luna rossa stagliarsi nel cielo. Soltanto qualche istante più tardi arriverà la tanto attesa conferma: trattasi di Ganondorf, la forma umanoide, o meglio Gerudo, dell’animalesco Ganon, pronto a fare il suo ritorno in questo sequel. Sarà quindi lui il villain principale dell’avventura, colui che darà filo da torcere a Link, Zelda e tutti gli altri alleati.
Rivediamo la stessa scena vista nel primo trailer con Link che tende la mano a Zelda mentre cadono da un precipizio, come a voler ribadire l’importanza di entrambi i personaggi. Dopo un breve passaggio in cui Link indossa l’armatura Ignifuga, a riconferma della presenza dei set di armature già viste in Breath of the Wild, il trailer ci mostra poi alcuni frammenti in cui è possibile ammirare una nave fluttuante nel cielo in tempesta oltre che Link intento a q interessanti che prevedono l’immergersi in bolle d’acqua o schivare in caduta libera una rete di laser.
Uno strano individuo dalle sembianze di una capra fa capolino nel trailer, non sappiamo se si tratterà di un alleato o di un nemico che dovremo affrontare nel corso dell’avventura. Il trailer poi entra nel vivo della narrazione, con un assaggio di alcune cinematic che potremo gustare all’interno del gioco. Una voce, probabilmente un membro della famiglia reale, rassicura Zelda rinnovando la propria fiducia in Link e nella sua spada. Vediamo quindi nuovamente Link negli stessi abiti azzurri introdotti in Breath of the Wild combattere alcuni nemici in diverse location.
Interessante la sequenza che ci mostra Link a cavallo trainare un carretto con a bordo alcuni personaggi. Con ogni probabilità, in Tears of the Kingdom sarà possibile fare affidamento su di alcuni alleati che, alla bisogna, affiancheranno Link in battaglia o nelle fasi esplorative. Entusiasmante anche il frammento in cui Link manovra un improvvisato golem artigianale su quattro ruote dotato di un braccio meccanico verso un Talus pilotato da Boblin in fermento. Il trailer suggerisce anche che determinati congegni potranno essere attivati a distanza, per esempio con una freccia, in modo da scatenare il loro potere contro i nemici circostanti.
Teorie e ipotesi
Fortunatamente il trailer svela il giusto ma non troppo, lasciando il corretto quantitativo di interrogativi che troveranno risposta solamente all’uscita del gioco. Fra le scene più enigmatiche mostrate in questo terzo trailer troviamo una breve sequenza in cui Link si trova nel Castello di Hyrule. Il luogo però, a differenza da quanto visto in Breath of the Wild, sembra essere in ottimo stato, quasi a voler suggerire la presenza dei viaggi temporali o di ricordi esplorabili.
I vestiti che indossa Zelda in alcune scene sono inoltre ben differenti da quelli visti in Breath of the Wild, uno stile che ricorda più quello delle cerimonie. Vediamo ancora Link estrarre la Spada Suprema, un possibile flashback della prima avventura? Infine, Zelda sembra possedere un amuleto dalla forma di goccia o lacrima, il cui scopo è però tutt’ora sconosciuto, nonostante possa anch’essa essere una delle “Le lacrime del regno” di cui parla il titolo.
Ganondorf è senz’altro il protagonista indiscusso di questo trailer, che ritorna dopo l’assenza nel precedente capitolo. La sua voce avverte Link del suo sconfinato potere e dell’avvento di un mondo nuovo con il Gerudo come sovrano. L’iconico villain scatena tutto il potere della Luna Rossa potenziando così le sue fameliche truppe. Intravediamo infine una figura femminile a metà fra un Hylian e una Gerudo, il cui ruolo però rimane ancora avvolto nel mistero.
Nell’ultimo frame conclusivo Zelda impugna la Spada Suprema, l’ennesimo richiamo ad un possibile ruolo da comprimaria, magari addirittura da personaggio giocabile in qualche specifica sezione. I misteri sono, ovviamente, tanti, ma tanto è anche l’hype generato da questo nuovo trailer. Qualora ci fossero ancora dubbi sulla natura di The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom, Nintendo sembra aver definitivamente spazzato via ogni tipo di polemica. Le premesse insomma ci sono tutte, non ci resta che attendere il prossimo 12 maggio 2023.