Nel corso d’un intervista con IGN il producer Eiji Aonuma e il game director Hidemaro Fujibayashi hanno parlato del Master Cycle Zero, il mezzo ottenibile con il completamento del DLC The Champions Ballad di The Legend of Zelda: Breath of the Wild.
Una delle informazioni più curiose condivise a riguardo riguarda l’utilizzo, da parte del team, di alcuni assets di Mario Kart 8, tra i quali incluso il veicolo Master Cycle di Link. Aonuma ha comunque specificato che il team ha adoperato alcuni dei design di Mario Kart a ispirazione e quindi hanno “Fatto a modo che funzionasse nel mondo di Hyrule”.
Parlando del design del veicolo, Aonuma ha detto che il team desiderava creare un mezzo che “Fosse appartenente al passato e sfruttasse un antica tecnologia”, aggiungendo che lo hanno elaborato per esserne il primo esemplare.
Parlando sempre dell’ultimo fortunatissimo titolo della saga di Zelda ma cambiando argomento, un altro riconoscimento gli è stato riconosciuto in patria. Il settimanale Famitsu ha infatti riportato l’annuale classifica degli sviluppatori del Giappone, stilata dopo aver consultato centinaia di personalità del mondo dello sviluppo e dell’industria videoludica, e il Developers Game of the Year 2017 si è confermato proprio The Legend of Zelda: Breath of the Wild, seguito sul podio dal secondo Dragon Quest XI e al terzo da NieR: Automata.
A seguire potete consultare la top-ten, mentre qui potrete scorrere l’intera lista di ben 100 titoli:
- The Legend of Zelda: Breath of the Wild
- Dragon Quest XI
- NieR: Automata
- Splatoon 2
- Super Mario Odyssey
- Resident Evil 7: Biohazard
- Playerunkown’s Battlegrounds
- Monster Hunter XX
- Animal Crossing Pocket Camp
- SNES Classic Mini
Va subito precisato che non tutti gli appartenenti all’industria siano aggiornati sui lavori della concorrenza, e che molti rimangono legati a titoli del passato scorgibili nella lista. Pare anche che sia la SNES Classic Mini sia stata considerata alla stregua di un gioco, ed appare infatti alla decima posizione.
Va inoltre detto che per la classifica non sono stati interpellati solo sviluppatori (comunque in netta maggioranza) e addetti ai lavori, ma anche alcuni attori e alcune personalità famigliari al settore.