Bruce Straley, che ha co-diretto The Last of Us nel 2013 insieme al direttore creativo Neil Druckmann, ha rivelato in una nuova intervista con LA Times di non essere stato accreditato della serie TV prodotta da HBO, portandolo a riflettere maggiormente sui diritti dei lavoratori nel mondo dei videogiochi.
Prima di addentrarci nello specifico della questione, ricordiamo che Straley lasciato Naughty Dog poco dopo l’uscita di Uncharted 4: La Fine di un ladro nel 2016, che ha anche diretto sempre insieme a Druckmann. Nel corso della sua militanza nel team di sviluppo americano, il director ha contribuito ad alcuni elementi di particolare successo di The Last of Us, come il tono violento e teso dell’opera, oltre ad aver ideato alcuni alcuni personaggi del gioco tra cui il burbero Bill.
Proprio per questo motivo, Bruce Straley ha ammesso in un’intervista con LA Times di esserci rimasto male per il mancato inserimento nei titoli di cosa della serie TV di The Last of Us di HBO:
“È un argomento a favore della sindacalizzazione il fatto che qualcuno che ha fatto parte della co-creazione di quel mondo e di quei personaggi non sia stato inserito nei crediti oppure non riceva un centesimo per il lavoro che ci ha messo. Forse abbiamo bisogno dei sindacati nell’industria dei videogiochi per essere in grado di proteggere i creatori”.
Druckmann, che è il produttore esecutivo dello show della HBO, è invece citato in modo prominente nella sequenza di apertura dello show come autore del gioco. Anche sette sviluppatori di Naughty Dog sono presenti nei titoli di coda alla fine dello spettacolo per aver effettuato delle consultazioni con HBO. Secondo quanto riferito da VGC, HBO e Sony hanno rifiutato di commentare queste dichiarazioni di Bruce Straley, che ha definito il suo rapporto attuale con Naughty Dog come “teso”.
Ovviamente sì, visto il mancato inserimento nei titoli di coda, Straley non ha ricevuto soldi dalla serie televisiva con protagonista Joel ed Ellie.
Detto questo, lo show televisivo The Last of Us ha debuttato su HBO e Sky lo scorso fine settimana ed ha ottenuto un lancio da record grazie a 4,7 milioni di spettatori nei soli Stati Uniti. Secondo Warner, questo lo rende il secondo più grande debutto per HBO dal 2010 ad oggi, dietro solo a House of Dragon.