The Last of Us Parte II è un titolo che ha fatto molto parlare di se già da prima del lancio e che, ancora oggi, fornisce argomenti di discussione caldi se non addirittura scottanti. Molti a suo tempo si scagliarono come belve inferocite contro la storia tra Ellie e Dina da molti, poco abili nell’accettazione delle diversità, presa come una scelta dettata dalla pura voglia di apparire inclusivi. Ne derivarono una pioggia di polemiche e critiche aspre che invasero la rete i social network, con tanto di messaggi d’odio e vere e proprie minacce di morte rivolte ai creatori del gioco.
Minacce o odio che, però, non fermeranno persone come Halley Gross, narrative lead del gioco, che ha dichiarato:
“Giustamente, come tutto ciò non la fermerà dallo scrivere altre storie inclusive e trattanti temi delicati: “Penso, sopra ogni altra cosa, di aver raddoppiato la mia convinzione che storie diverse vadano raccontate. Qualcosa che è rilevante per me in questo momento è che stiamo vedendo una grande spinta nei film d’azione per le donne. Una cosa meravigliosa, e sono contenta che stiamo avendo quella diversità ora, ma possiamo inserire le donne senza che si parli del fatto che sono donne? Possiamo adoperare la narrativa per spingere ancora tutti noi a sentirci più disposti ad abbracciare la diversità? Non m’importa di quello che c’è dietro ai DM che mi mandano, quei messaggi non mi spaventeranno dal continuare a raccontare quelle storie”.
Questo è quanto ha dichiarato Halley Gross durante un’intervista in cui si è toccato il tema delle polemiche sorte attorno a The Last of Us Parte II. Che dire se non che appoggiamo appieno ogni sua singola parola. La narrativa non va frenata sulla base delle insicurezze di quella fetta di popolazione troppo chiusa nei propri schemi per accettare storie diverse. Se cosi fosse, avremmo già terminato i temi da trattare e ogni storia tenderebbe drammaticamente a essere uguale alle altre. Quindi dico: fortuna che c’è la diversità, e fortuna che c’è chi non si fa intimorire e anzi si solleva dalle minacce ancor più risoluta nell’intento di raccontare storie diverse.