Nella giornata di ieri Sony Interactive Entertainment ha rilasciato negli Stati Uniti i nuovi tier di abbonamento del PlayStation Plus, con alcuni utenti che hanno notato la presenza di The Last of Us: Parte I sulla prima pagina di questa nuova sezione del PlayStation Store.
E proprio questo nuovo banner apparso nell’app per pubblicizzare il nuovo servizio PS Plus ha attirato immediatamente le attenzioni degli utenti, con alcuni di essi convinti che il gioco potrebbe approdare sin dal lancio all’interno dei livelli Extra e Premium e del servizio in abbonamento.
Invece per altri indica semplicemente che The Last of Us: Parte I riceverà semplicemente una prova a tempo all’interno del tier Premium, piuttosto che proporre sin dal giorno di lancio la versione completa del gioco. Fatta questa doverosa precisazione, tale banner catturato dall’utente Reddit u/darkoniacarcher mostra infatti in bella vista l’artwork del gioco con protagonista Joel ed Ellie, il tutto con il nuovo logo del PlayStation Plus in bella vista.
Un banner di The Last of Us: Parte I sta facendo discutere i fan PlayStation
E questa è effettivamente una cosa piuttosto strana visto che quantomeno per il momento Sony non ha ancora annunciato alcun tipo di coinvolgimento di The Last of Us: Parte I con il nuovo servizio di abbonamento. Detto questo però è decisamente improbabile che il titolo possa approdare sin dal lancio nei due nuovi tier di abbonamento, mentre invece è molto più probabile che questa Parte I di The Last of Us possa ricevere una prova a tempo per gli abbonati al PlayStation Plus Premium.
Questa infatti non sarebbe certamente una sorpresa visto che vari titoli dei Playstation Studios hanno già goduto di una versione di prova nel nuovo Plus, come per esempio Uncharted: Legacy of Thieves Collection e Horizon Forbidden West.
Invece per quanto riguarda l’inclusione di un gioco PlayStation sin dal lancio in un servizio in abbonamento è impossibile non ricordare le recenti dichiarazioni di Jim Ryan, CEO di Sony Interactive Entertainment, che ha affermato come questo sia un business che almeno per il momento non convince la propria azienda, visto che comporterebbe la perdita della tipica qualità dei giochi targati PlayStation.