L’arrivo di The Elder Scrolls V: Skyrim in versione nativa su Nintendo Switch 2 ha sorpreso più del previsto, soprattutto dopo la pubblicazione dei nuovi video confronti di ElAnalistaDeBits. L’aggiornamento, gratuito per chi già possiede la Anniversary Edition su Switch 1, promette un salto tecnico netto e tangibile, abbastanza evidente da mettere in ombra anche alcune versioni su console più potenti. In sei minuti di confronto visivo, è emerso come il port non sia una semplice conversione, ma un lavoro di rifinitura sostanziale che ridefinisce la presenza del titolo sulla nuova piattaforma Nintendo.
Analizzando passo per passo i dati mostrati, emerge che Switch 2 ottiene un deciso potenziamento di tutte le impostazioni grafiche: distanza di rendering più ampia, minor pop-in, texture più definite, ombre più nitide, occlusione ambientale migliorata e illuminazione più credibile. La vegetazione risulta più fitta e meglio resa, i riflessi più stabili e la resa complessiva del mondo di gioco più pulita e coerente. È proprio l’elevazione di questi parametri a generare il punto più sorprendente del confronto: in alcuni frangenti, la versione per Switch 2 si comporta meglio della sua controparte su PlayStation 5, mostrando impostazioni visive persino più alte, ad esempio nella distanza di disegno.
Questo incremento qualitativo, però, arriva con compromessi inevitabili. La versione Switch 2 è bloccata a 30 FPS, un limite attribuito proprio al carico aggiuntivo generato dalle migliorie grafiche. Inoltre, viene segnalato un importante input-lag, maggiore rispetto a PS4 Pro e PS5, che può incidere sulla fluidità del controllo, specialmente nei combattimenti. Per questo motivo, ElAnalistaDeBits auspica che Bethesda introduca una modalità a 60 FPS, sacrificando parte del dettaglio grafico: secondo l’analista, la console avrebbe la potenza necessaria per supportarla.
Nel complesso, Skyrim su Switch 2 rappresenta un caso interessante di ottimizzazione: un port sorprendentemente più ricco rispetto a quanto atteso, capace di mettere in luce punti di forza inattesi ma anche di evidenziare limiti tecnici da affinare. Un risultato che conferma quanto la nuova console Nintendo possa spingersi oltre le aspettative—e quanto un supporto post-lancio mirato potrebbe trasformare ulteriormente l’esperienza.
