Il 2023 è stato l’anno del grande ritorno dei picchiaduro: Street Fighter 6, Mortal Kombat 1, ma non solo visto che anche il più recente Granblue Fantasy Versus Rising ha saputo soddisfare il palato di diversi giocatori. Questo 2024 però ha deciso di continuare l’onda lunga dei grandi ritorni proponendo al pubblico di appassionati il ritorno in grande stile di Tekken, con il suo mastodontico ottavo capitolo. Noi ci siamo buttati a capofitto tra i possenti colpi del titolo Bandai Namco per svariate ore e siamo pronti a raccontavi la nostra opinione nella recensione di Tekken 8.
Una narrativa piena di muscoli e ormoni
La trama di Tekken è sempre stata qualcosa di molto particolare. A differenza di Street Fighter, Jin e compagni hanno sempre portato sugli schermi un’epopea più cinematografica, influenzata ovviamente dalle opere visive del Sol Levante, ma comunque d’impatto. Se da una parte dunque il racconto degli intrecci delle famiglie Mishima e Kazama hanno appassionato milioni di fan, dall’altra spesso e volentieri ci si ritrova davanti ad avvenimenti che ricordano molto le soap opera sudamericane. Padri che uccidono figli, figli che uccidono padri, e demoni assetati di sangue che vogliono distruggere il mondo. Un pizzico di mega corporazioni, qualche urlo alla Bruce Lee e il piatto è servito.
Nessuno spoiler, ma i 15 capitoli della storia principale, volano che è un piacere e in un tre ore arriverete senza problemi ai titoli di coda. Sopra le righe dunque, ma sempre con coerenza. L’epopea del Sangue Demoniaco è arrivata a un punto di svolta definitivo con Tekken 8 e possiamo confermarvi che sebbene le decisioni prese risultino davvero oltre ogni umana concezioni, in svariati momenti abbiamo sorriso soddisfatti per quanto proposto a schermo. Non ci sarà mai una profondità di racconto degna dell’autorialità di alcune opere, ma vi è una coerente presenza di narrativa che sorregge gli ormoni di questi “eroi” tutti muscoli e arti marziali. Da sottolineare anche l’appendice degli Episodi Personaggio, che aumentano il contesto narrativo e offrono qualche ora di contenuto aggiuntivo dedicato alla storia.
Pugni caldi e calci freddi
Il cuore però dell’esperienza di Tekken 8 è – e resta – il gameplay. Se dunque, la narrativa corrisponde a un elemento di continuità rispetto alla saga, continuando dove Tekken 7 aveva interrotto, lato gameplay il gioco propone elementi di distacco dal precedente capitolo. Le dinamiche fondanti dell’esperienza rimangono immutate: un combattimento frenetico, spettacolare, dinamico e centrato sul juggling. Attorno a questi pilastri alcune nuove feature e ritorni al passato.
Per quanto riguarda le nuove feature: la vera novità risiede nell’Heat System, ovvero la possibilità di attivare, una volta per round, un potenziamento al personaggio sia offensivo che difensivo. L’heat system infatti servirà sia per uscire da una situazione di pressione sia per aumentare la pressione in fase offensiva. L’idea dunque è quella di aumentare la profondità e la strategia di un sistema che ha sempre premiato l’aggressività e la precisione delle combo.
Per quanto potuto vedere, anche visto il roster a disposizione, ci troviamo di fronte a un titolo che esalta i suoi punti di forza proprio sfruttando le novità. L’Heat System si sposa alla perfezione con lo stile di gioco di Tekken, con il suo ritmo e aggiunge qualche briciola di strategia che mancava nei precedenti capitoli. Parlando proprio del feeling pad alla mano, ci è sembrato durante le ore passate sul gioco che le sensazioni ci riportassero indietro di diversi anni, al tempo di Tekken 3. Un insieme di sensazioni totalmente differente rispetto a quanto ci successe con Tekken 7 ormai sette anni fa.
A sostenere questo feeling, anche le nuove introduzioni nel roster. 32 personaggi utilizzabili in 16 stage ai nastri di partenza, ovviamente ampliati nel corso del tempo. Ad oggi ad esempio già sappiamo che Eddy Gordo farà la sua comparsa come primo personaggio DLC. I nuovi personaggi come Reina o Azucena, danno una freschezza tutta nuova che ben si addice al respiro del gioco.
Infine permetteteci di sottolineare come anche Tekken abbia pensato all’accessibilità. L’esposizione mediatica del mondo videoludico è cambiata nel tempo e oggi più che mai, nuovi giocatori si affacciano ai videogiochi. Per chi non fosse avvezzo alla serie dunque, ecco che Tekken 8 propone anche una versione semplificata dei comandi. Attraverso questa feature (attivabile e disattivabile in gioco con il tasto L1/LB) si potranno prendere dimestichezza con l’Heat System, le combo aeree e quelle base più iconiche del personaggio.
Modalità e comparto tecnico
Lato modalità invece, il gioco offre oltre alla storia, gli episodi personaggio, il Tekken Ball e i match online (privati, veloci e classificati) anche una modalità Arcade in cui creare un alter-ego personalizzabile e affrontare diverse sfide. Una modalità single player divertente che offre diversi livelli di sfida e ricompense non solo personalizzabili. Grazie a questa modalità potrete infatti affrontare anche le battaglie con i fantasmi e sbloccare la Super Ghost Battle. Una modalità in cui affronterete dei fantasmi che moduleranno il loro comportamento studiando il vostro. Questa sfida è stata davvero un elemento provante e divertente, che garantisce un netto miglioramento delle proprie abilità se affrontata nel modo giusto. Carina anche la Tekken Lounge, un classico hub di gioco online in cui controllare l’alter-ego e interagire con modalità e altri giocatori online.
Stesso, positivo discorso per il livello audiovisivo. Se da una parte la colonna sonora risulta in linea con quanto già proposto dalla saga finora, dal punto di vista tecnico Tekken 8 risulta una versione davvero molto più spettacolare dei precedenti. A fare la differenza non vi è solo lo scarto di anni dall’ultimo capitolo pubblicato bensì l’utilizzo dell’Unreal Engine 5 che brilla in maniera eccezionale soprattutto nei modelli dei personaggi. Non solo in gioco, ma anche la differenza con le cinematiche si è assottigliata di molto, proponendo una più fluida transizione.
Siamo rimasti più volte piacevolmente stupiti dalla stabilità del gioco anche nei frangenti più concitati, con distruzioni continue ed esplosioni a schermo. Incredibile anche una specifica parte del gioco che ha visto un numero impressionante di personaggi a schermo e nonostante questo, si è presentata una solidità davvero granitica. Da sottolineare però un utilizzo molto particolare delle luci intermittenti che più volte ci hanno causato fastidi pur non essendo fotosensibili. Da monitorare ovviamente con il passare del tempo una possibile modifica in tal senso.
La recensione in breve
Tekken 8 è davvero un ritorno in grande stile della saga Bandai Namco. Un ottavo capitolo granitico e divertente che non lesina nella spettacolarità. Bene l'Unreal Engine 5 e soprattutto la scelta di rendere accessibile anche ai non avvezzi alla saga un franchise storico e importante come Tekken.
-
Voto Game-eXperience