Nelle scorse ore Microsoft ha comunicato la chiusura di diversi studi di sviluppo, fra cui Tango Gameworks e Arkane Austin.
La notizia non è stata particolarmente gradita dai videogiocatori, tantomeno dagli altri sviluppatori dell’industria. A tal proposito la sviluppatrice indie Maisie Ó Dorchaidhe,tramite i social, ha puntualizzato come ormai nessun team sia più al sicuro.
I punti elencati da Maisie Ó Dorchaidhe mettono in evidenza come ormai, neanche aver sviluppato un titolo di successo o far parte di una grande compagnia, possa salvare un team di sviluppo dalla chiusura.
– Aver sviluppato un ottimo videogame;
– Un videogame redditizio;
– Un videogame diventato virale;
– Un publisher affermato;
– Un publisher meno noto;
– Un team grande;
– Un team più piccolo;
– Una società madre ricca;
– Una società madre più “etica”;
– Esperienza;
– Orari prolungati e sacrifici.
things that will no longer keep you safe in this industry:
– a good game
– a profitable game
– a viral game
– a big publisher
– a small publisher
– a big team
– a small team
– a rich parent company
– an “ethical” parent company
– experience
– long hours & sacrifice— Maisie Ó Dorchaidhe (@modorchaidhe) May 7, 2024
Per l’industria, esperienza, sacrifici e sopratutto aver sviluppato titoli di successo non è più sufficiente, lasciando intendere come qualsiasi altro studio di sviluppo possa essere il prossimo ad essere colpito dai tagli del personale.
Oltre Maisie Ó Dorchaidhe, diversi sviluppatori hanno commentato la chiusura di Tango Gameworks, fra cui Johan Pilestedt CEO di Arrowhead Game Studios, mentre il CEO di Arkane Lyon ha aspramente criticato la scelta di Microsoft.
Non capisco la scelta di chiudere di Tango Gameworks. Perché chiudere lo studio invece di vederlo? Il team avrebbe trovato una nuova casa in poco tempo.
I don’t understand the closure of @TangoGameworks, I mean… Why close instead of divest? Surely the team would easily have been able to find a new home. 🤷♂️
— Pilestedt (@Pilestedt) May 7, 2024
Negli ultimi mesi, sono molteplici le aziende che hanno annunciato una serie di licenziamenti per poter garantire alla compagnia un futuro o per avviare una ristrutturazione interna.