Secondo quanto dichiarato recentemente da Shawn Layden, ex-dirigente di Sony Interactive Entertainment, il modello dei videogiochi tripla A non è più sostenibile, per via dell’aumento dei costi di sviluppo che si verifica con il passaggio tra una generazione di console all’altra.
Stando invece a Bartosz Kmita, direttore creativo presso il team di People Can Fly, la situazione sarebbe diversa da come la dipinge l’ex-capo del team di PlayStation.
Kmita spiega che effettivamente esistono aziende che in termini di budget producono videogiochi veramente molto costosi, ma questi sono anche decisamene redditizi per loro, per cui il problema non si porrebbe in questo caso.
Legandosi alla dichiarazione di Layden che vorrebbe i tripla A durare di meno (e quindi costare di meno nel procedimento di sviluppo), il direttore creativo di People Can Fly non la pensa allo stesso modo. Per lui infatti i giochi resi più corti ma sempre a prezzo intero non sarebbero la soluzione al problema, mentre invece bisognerebbe dare valore per i soldi spesi dalle persone, in quanto i videogiochi sono già un hobby decisamente costoso.
Successivamente, in merito al gioco in sviluppo Outriders, lo sviluppatore difende la qualità del proprio prodotto legandosi all’argomento della valore al prodotto e ai giocatori. Kmita ha spiegato che è altrettanto ingiusto consegnare agli utenti un gioco estremamente lungo perché pieno di riempitivi o attività inutili e ripetitive.
Secondo il creative director, infatti, Outriders sarebbe uno sparatutto a base di bottino che però non si pone al pari di un “gioco come servizio”, ma invece come un gioco più conclusivo e basato sulla storia/avventura.
Cosa ne pensate? Ricordiamo che il prossimo videogioco di People Can Fly sarà disponibile all’acquisto verso la fine del 2020 per le piattaforme PC, PlayStation 4, Xbox One, PlayStation 5 e Xbox Series X.
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