Il re delle feste casalinghe Mario è di nuovo tra noi, con Super Mario Party Jamboree: il più recente titolo della celebre serie di party game targata Nintendo. Stiamo parlando di un’esperienza ricca di contenuti e modalità, che mescola elementi, idee e minigiochi classici con aggiornamenti vari e novità super benvenute, per offrire una festa completa, longeva e divertente per giocatori di ogni età. La più interessante è probabilmente il fatto che gli oltre 110 minigiochi, distribuiti su 7 tabelloni si possono giocare in multiplayer online! Tuttavia, chi dovesse pensare che in virtù di questa nuova feature l’esperienza in solitaria sia “alla pari” con quella da festa, potrebbe rimanere deluso da alcune mancanze.
Meccaniche da Party Game: tradizione e novità
Come da tradizione, Super Mario Party Jamboree ruota attorno alla classica modalità alla “gioco dell’oca” digitale: si selezionano i personaggi preferiti per ciascun giocatore, si sceglie un tabellone tra quelli disponibili (divisi per durata della partita prevista, numero di partecipanti e gimmick presenti su ciascuno) e siete pronti. L’obiettivo è collezionare il maggior numero di stelle mettendo i bastoni fra le ruote agli altri, sfruttando passaggi segreti, oggetti e lanci di dado fortunati, affrontando a ogni fine turni i leggendari minigiochi che hanno reso famosa la serie.
I tabelloni sono tanti e vari, offrono meccaniche uniche e divertenti e non ci fanno rimpiangere quelli delle precedenti edizioni, anzi. Bellissimo per esempio il tabellone Goomba Lagoon, con pericolose maree in continuo saliscendi che possono bloccare i giocatori per un turno o più, se sono stati sfortunati con i dadi e sono finiti in un loop di caselle isolate dal resto dall’acqua. Anche il Mario’s Rainbow Castle ci è piaciuto molto, con le sue regole che cambiano a sorpresa, portando a colpi di scena nel punteggio finale ancor più incredibili del solito.
Non sottovalutate l’importanza di avere una base solida, un tabellone divertente e diversificato, in Mario Party: i minigiochi sono ovviamente fondamentali, e gli sforzi profusi per renderli divertenti e intuitivi per tutti sono evidenti. Ma le meccaniche individuali dei tabelloni sono altrettanto identitarie nel restituire le dinamiche tipiche della serie. E’ con un personaggio che ruba una stella disponibile solo in questo o quel tabellone, con un cambio di percorso improvviso, con un bivio in più che ogni partita diventa imprevedibile e può ribaltarsi in pochi turni, in modo diverso da plancia a plancia.
Quanto ai già menzionati minigiochi, rimangono logicamente il cuore pulsante del titolo, nonché il settore dove Jamboree eccelle maggiormente. La varietà di proposte è impressionante: si passa da giochi di ritmo come Rhythm Kitchen, che sfrutta i controlli di movimento per impegnarci in sfide culinarie all’ultimo flip, a sfide classiche che mettono alla prova i riflessi, o la velocità di tap sui pulsanti, o ancora le strategie, la pazienza e la precisione. La semplicità dei comandi, l’immediatezza delle spiegazioni pre-partita, l’abilità, insomma, dimostrata da Nintendo ancora una volta nell’essere a suo agio nella fascia di età dai 3 ai 99 anni, permette a chiunque di partecipare senza sentirsi fuori posto (capito nonni e nonne?), che si tratti di veterani o neofiti del gioco.
La competizione amichevole (si fa per dire, le vostre amicizie sono comunque a rischio confrontandosi con un Mario Party) è insomma il motore principale dell’intrattenimento di Jamboree, che però stavolta non ha voluto limitarsi a essere un party game in locale. Bensì, si è allargato ai solo player offrendo una versione dell’esperienza in multiplayer online!
Feste a distanza?
Nonostante è innegabile che si tratti di un’aggiunta sulla carta impossibile da criticare, in quanto colma una delle carenze storiche della serie festaiola nel Regno dei Funghi, la componente online va comunque analizzata con obiettività; facendo cioè luce su alcuni suoi aspetti che potrebbero renderla meno appetibile di quanto non sembri. Partiamo dall’ovvio: Nintendo, lo abbiamo detto, ha fatto un milione di passi avanti rispetto ai titoli precedenti, offrendo la possibilità di giocare i tabelloni anche con amici o altri giocatori sconosciuti online. Tuttavia, questa modalità presenta alcuni limiti, principalmente “fisici”, inerenti cioè le sensazioni che si provano passando dal gioco in locale, con amici in carne e ossa da stuzzicare e con cui confrontarsi dal vivo, a un’esperienza online indubbiamente più fredda, e meno coinvolgente.
Si può giocare a Super Mario Party Jamboree nello stesso identico modo off e online, cioè scegliendo se confrontarsi su una serie di minigiochi specifici, o completando le partite sui tabelloni nel modo più classico possibile. Però, le partite online che abbiamo provato sembravano aver perso parte dell’energia che si respira nel multigiocatore locale, complice la mancanza di interazioni faccia a faccia che rendono più vivaci le partite. Nonostante la presenza di emote integrate, che servono a mitigare questo problema, almeno nella nostra prova l’esperienza online non ha raggiunto lo stesso livello di divertimento del couch multiplayer.
Ci sono evidenti disambiguazioni da fare, perché quando non si ha scelta, per esempio se vivete lontani dal vostro nucleo di amici più stretti, o se volete giocare in streaming con follower sui social e simili scenari, è pur sempre meglio avere una modalità in più, che una in meno. Anche se così facendo si snatura un poco l’esperienza per come è stata intesa e proposta in tutti gli anni di servizio del titolo. Comunque, vi consigliamo per lo meno di giocare con amici organizzati tramite chat esterne alla Switch e a Nintendo, dato che l’applicazione Nintendo Online offre un sistema di comunicazione piuttosto limitato.
Menzione d’onore per la modalità Koopathlon, che consente a 20 giocatori di competere simultaneamente in una serie di minigiochi rapidi e intuitivi. Ci ha ricordato da vicino Fall Guys, raggiungendo una dimensione più frenetica e moderna, condivisibile con il mondo o con gruppi di amici più nutriti. Che magari potrebbero non aver voglia di competere sui tabelloni, ma solo di smanacciare un po’ con i controller.
Il divertimento in Single Player è limitato…
Ancora diverso è se non volete giocare online, né con amici in locale, avvalendovi quindi dei bot di Super Mario Party Jamboree: quanto può essere divertente il gioco per i player solitari? La risposta, non sorprendentemente, è “poco”. I tabelloni tendono a risultare lenti e noiosi se giocati con avversari controllati dall’intelligenza artificiale, nonostante la possibilità di accelerare alcune animazioni. Quanto alla modalità Party-Planner Trek, che funge da campagna per giocatore singolo, pur offrendo una serie di obiettivi e sfide che dovrebbero trasformare il party game in un gioco alla ricerca di challenge specifiche in ogni minigioco e tabellone, si riduce a una serie di semplici missioni che mancano di vera profondità.
Va molto meglio la modalità Minigame Bay, unica valida alternativa per il single player, in cui i giocatori possono affrontare i minigiochi in rapida successione senza dover passare attraverso i tabelloni. È ideale per sessioni brevi, per allenarsi su minigame specifici che ci mettono troppo in difficoltà quando sfidiamo i nostri amici, in questo caso le Daily Challenges in continua evoluzione, con minigiochi a tema, regalano soddisfazioni quando confrontiamo i nostri risultati con quelli degli altri player globali. Sebbene non possa sostituire il divertimento di una partita con amici, è ovvio, questa modalità per lo meno rappresenta un’alternativa più veloce e dinamica per i momenti in cui si desidera giocare da soli.
La recensione in breve
Super Mario Party Jamboree è vario, sia in termini di minigiochi che di tabelloni, divertente e flessibile più di qualunque altro Party mariesco mai pubblicato. Con oltre 110 minigiochi tra cui scegliere il rischio di avvertire ripetitività o noia è davvero basso, e l'interesse resata vivo anche dopo molte ore di gioco. Le nuove modalità sia on che offline sono tutte ben pensate e la rigiocabilità è indiscutibilmente alta, soprattutto in compagnia. Solo per chi cerca un’esperienza completamente solitaria, il gioco può risultare limitato nel lungo periodo. Ma diciamolo: anche con l’online sul web, se non lo userete mai per un party, Jamboree non fa per voi. Super Mario Party Jamboree è quindi un ritorno trionfale per la serie, che riesce a combinare il meglio dei titoli passati con nuove idee e modalità.
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Voto Game-Experience