Per chi ancora non conoscesse la storia di Sumo Digital, il team è diventato famoso per aver sviluppato titoli come Forza Horizon 2, Little Big Planet 3, Virtua Tennis 3 e l’attuale Crackdown 3.
Tuttavia il team nonostante si occupi esclusivamente dello sviluppo dei vari progetti, spesso viene interpellato per sbrogliare le questioni comunicative più complicate che fanno parte del settore videoludico, come ad esempio quelle legate a Crackdown 3 e Dead Island 2.
Entrambi condividono un denominatore comune, ovvero il fatto che vengono rilasciate informazioni molto limitate, con periodi di pausa a volte anche di molti mesi. Tuttavia questo non dipende assolutamente dalla volontà della software house, anzi.
Durante una recente intervista il Managing Director Paul Portercome ha specificato quanto segue:
“Alla fine di tutto, mostriamo i giochi quando i publisher sono pronti, perché la decisione semplicemente non spetta a noi.”
“Come sempre, è difficile fare interviste come questa perché non posso divulgare troppi dettagli sui progetti attualmente in ballo presso Sumo. A tratti, è frustrante.”
“Come consumatore, non ti importa quanto ci vuole per realizzare un gioco o quale sia stato il ‘viaggio’ da esso compiuto. Ti importa che il gioco sia buono, questa è la cosa importante. Noi vogliamo lavorare a giochi di cui andremo fieri, a giochi che giocheremmo in prima persona.”
Questo in pratica è il motivo legato al silenzio stampa sperando che i lavori siano quantomeno ultimati e possano debuttare quanto prima sul mercato.