La campagna Stop Killing Games, nata per preservare i vecchi videogiochi, ha recentemente dato il via a una petizione direttamente sul sito del Governo inglese. Dopo ben 10.000 firme, la campagna è stata presa in visione dal Governo, tuttavia la risposta è ben lontana dall’essere positiva.
Per il Governo inglese, le compagnie non sono tenute a mantenere attivi dei vecchi server, sopratutto se ciò comporta sostenere dei costi.
I consumatori devono essere al corrente che la legge del Regno Unito non impone alle compagnie e ai provider di supportare vecchie versioni dei sistemi operativi, software o qualsiasi altro prodotto. Ci sono casi in cui una compagna prende delle decisioni basate sui costi legati al mantenere attivo un vecchio server per i videogiochi con poca utenza.
Nonostante la risposta del Governo, la petizione rimarrà attiva fino al 16 ottobre 2024. Una volta superate le 10.000 firme, la proposta verrà discussa in Parlamento: al momento, le firme sono circa 22.890. La campagna Stop Killing Games ha avuto inizio dopo l’annuncio della chiusura di The Crew da parte di Ubisoft. Il titolo è strutturato per essere proprio giocato attraverso le funzionalità e ciò significa che gli utenti non potranno giocarci neanche in single-player.
No si tratta dell’unica azione per la preservazione dei videogiochi. Recentemente, l’ESA (Entertainment Software Association), ha bocciato una proposta proprio per preservare i videogame del passato. Ciò avrebbe permesso ai ai ricercatori di accedere da remoto ai videogiochi conservati in librerie online. Purtroppo, anche in questo caso, la proposta è stata respinta.